Venerdì 15 settembre anche Comin sarà tra i protagonisti della Festa del Vicinato promossa dal Comune di Milano attraverso i custodi sociali che collaboreranno all’iniziativa e realizzata con il supporto di Aler e MM Edilizia Popolare -che metteranno a disposizione i cortili nei quali si realizzerà la festa.
La Festa del Vicinato è un’iniziativa nata in Francia e portata avanti a livello europeo. Protagonisti sono i cittadini che abitano i quartieri più periferici della città e che in quest’occasione possono organizzare eventi e proporli all’interno dei caseggiati popolari che ospitano le iniziative.
Quest’anno in Zona 2 le iniziative si terranno – per il secondo anno consecutivo – dalle parti di via Palmanova, e più precisamente nel quadrilatero che comprende via Tarabella, Cesana, Palmanova gestito da MM Edilizia Popolare.
La cooperativa COMIN è attiva dagli anni ‘70 nei settori dell’accoglienza e della coesione sociale. In Zona 2, dove è storicamente radicata, COMIN gestisce il servizio di Custodia Sociale del Comune di Milano e partecipa alla Festa del Vicinato.
All’interno dello stabile di via Cesana ha anche sede l’associazione “Cortili Solidali” che rappresenta il comitato inquilini e durante l’anno offre una serie di servizi, tra i quali lo sportello CAF. “Cortili Solidali” è tra i protagonisti dell’iniziativa insieme alle 4 organizzazioni dell’ATI (associazione temporanea d’impresa) che gestiscono il Servizio di Custodia Sociale del Comune: le cooperative COMIN e CRM, Casa della Carità e Fondazione Arché. Le quattro organizzazioni, insieme all’associazione “Cortili Solidali” e a Base Gaia, che ha appena iniziato a costruire un cohousing in zona, hanno deciso di ospitare all’interno dello stabile di via Cesana uno spettacolo teatrale a conclusione della serata.
Lo spettacolo “tragicomico” – aperto al pubblico e proposto gratuitamente a conclusione della Festa del Vicinato nel cortile di via Palmanova 59 ang. via Cesana – è “Cemento e l’eroica vendetta del letame”, scritto e diretto da Massimo Donati e Alessandra Nocilla (scarica la locandina).
«La location scelta per riflettere sulla dissennata metastasi edilizia e il saccheggio del paesaggio ben si presta a entrare nel clima. Il condominio di via Cesana, all’angolo con via Palmanova, non è certamente l’esempio di edilizia meglio riuscito», spiega Emanuele Bana, presidente di COMIN.
All’evento sono invitati anche gli assessori del comune di Milano al Welfare, alla Sicurezza e Coesione, alla Casa e al Demanio, all’Edilizia oltre al Municipio:
«Ci sembra una bella occasione per fare festa, condividere cultura e riflettere sui temi delle relazioni tra cittadini, della coesione, dello sviluppo della città.
Il Piano di Governo del Territorio determina il futuro di una città -prosegue Bana-. Vivere bene e coltivare rapporti di buon vicinato dipende anche da come costruiamo e da come e dove abitiamo. Governando il territorio possiamo scegliere di tracciare appartenenze o di sancire esclusioni. Il Comune ormai da anni propone la Festa del Vicinato per cui abbiamo motivo di credere che Milano voglia coltivare anche in futuro una vocazione all’inclusione attraverso le sue Politiche Sociali. Ecco quindi che tra le righe “Cemento” parla anche del valore delle relazioni, e quindi di accoglienza e di coesione sociale. Come presidente della Cooperativa COMIN e futuro cohouser di Base Gaia invito tutti i cittadini a godere di questo spettacolo».
Chi siamo
La Cooperativa Sociale COMIN nasce nel 1975 a Milano allo scopo di realizzare interventi educativi a favore di bambini e famiglie in difficoltà. I settori tradizionali dell’accoglienza in comunità e dell’assistenza domiciliare ai minori, nel corso degli anni, sono stati affiancati da interventi di promozione dell’affido familiare, del benessere e della coesione sociale di giovani e famiglie. Particolare attenzione è rivolta agli stranieri. Dal 2002, attraverso il progetto Cassiopea, COMIN si occupa anche di ricongiungimenti familiari.
COMIN, oggi, è articolata in 5 Unità Territoriali [U.T. Milano, U.T. Ovest (Rhodense-Magentino), U.T. Pavese, U.T. Giussano, U.T. Martesana], che rappresentano la Cooperativa in ciascun territorio. Attraverso i suoi interventi, ogni anno, raggiunge oltre 2.000 persone tra beneficiari diretti e indiretti. Per COMIN benessere e disagio devono entrare in contatto e dialogare, alla ricerca comune di soluzioni creative che rispondano alle esigenze della collettività. Occorre, per questo, favorire occasioni d’incontro e relazione, dando vita a contesti comunitari che divengano progressivamente capaci di esprimere solidarietà tanto al loro interno quanto all’esterno.
COMIN conta oltre 200 soci tra lavoratori e volontari, a cui si aggiungono alcuni lavoratori non soci.