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12 marzo

Al CapannoneRosetum in scena «L’albero di Zaccheo»

Nuovo appuntamento teatrale del ciclo "La Grammatica degli affetti" a cura della compagnia "Teatro degli Scarrozzanti"

8 Marzo 2022

Sabato 12 marzo, alle 21, al capannone Rosetum, nuovo appuntamento teatrale del ciclo “La Grammatica degli affetti”. Sul palco «L’albero di Zaccheo» a cura della compagnia “Teatro degli Scarrozzanti”, con la regia di Ivano Conti testo di Giampiero Pizzol, da un’idea di Otello Cenci.

Lo spettacolo:
Un uomo a cui non mancava nulla… Uno dei più ricchi del circondario, uno dei più scaltri banchieri della città, un personaggio odiato da tutti, eppure da tutti riverito per il potere del suo denaro. Un uomo a cui non mancava nulla. Oppure a cui mancava qualcosa di essenziale. Piccolo di statura ma grande nella fede. Tanto piccolo da salire su un albero per vedere Gesù, tanto grande da dare via ciò a cui teneva di più. La vita di Zaccheo era stata una arrampicata sociale e ora era lì seduto su un ramo come un bambino. Curiosità? Follia? Malessere? Timore? Desiderio? Cristo ha letto con lo sguardo il libro aperto dell’anima di Zaccheo. Nessun giudizio, nessun rimprovero, solo un invito a scendere e ad aprire la porta di casa. – Toglierò da voi il cuore di pietra e metterò un cuore di carne -. La promessa del salmo è diventata realtà. Dio si è seduto a tavola con lui. Anche noi avremmo voluto essere a quella tavola, in quella casa, vedere con gli occhi il miracolo di quel cambiamento, di quella umanità perduta e ritrovata. Il teatro sarà la finestra a cui affacciarci per ammirare quell’evento? Potremo vedere cosa è successo quel giorno sotto il sole di Gerico? Capire quel che è avvenuto dopo il passaggio del Messia? Cosa resta di un incontro eccezionale? Quale strada si prende quando il Maestro ci lascia continuare da soli? Che ne è stato del piccolo grande Zaccheo?

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: info@rosetum.it

SUPER GREEN PASS e MASCHERINA FFP2 obbligatori