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Il santo del giorno

Lunedi, I Settimana di Avvento

16 Novembre 2009

Santa Geltrude di Hefta Gertrude, detta “la grande”, nacque il giorno dell’Epifania del 1256. Rimasta orfana di entrambi i genitori, a cinque anni entrò nel monastero cistercense di Helfta, piccolo villaggio della Sassonia, fondato ventisette anni prima e recentemente trasferito ad Helfta. Capofila della corrente spirituale che si genera in questo monastero è la beghina Metilde di Magdeburgo che, su indicazione dei padri domenicani, vi trascorre gli ultimi dodici anni della sua vita. Alla guida del monastero è l’abbadessa Gertrude di Hackeborn e in esso vive anche la sorella di lei, Metilde di Hackeborn. Le tre donne costituiscono nel cuore del XIII secolo un alveare di incredibile vitalità spirituale, a vasta irradiazione e con molteplici relazioni sia con gli ambienti spirituali domenicani che francescani, oltre che evidentemente cistercensi. A Helfta Gertrude rimase fino alla morte, il 17 novembre di un anno attorno al 1301. La storia della sua vita è tutta interiore.Unico avvenimento notevole è la sua “conversione”, il 27 gennaio 1281, che separa la prima parte della sua esistenza – dedicata a una vasta formazione culturale e, a sua detta, tiepida e superficiale – dalla seconda, ricca di una intensa esperienza di fede, nella quale maturò il suo messaggio (depositato inizialmente nel “Memoriale dell’abbondanza della divina carità”) di donna credente, alimentata alla ricchissima fonte della liturgia, che avrà larghissima eco nella storia della spiritualità. Pur essendo profondamente segnata dalla cultura medioevale, Gertrude prelude già alla devotio moderna e con il suo cristocentrismo, a netta intonazione liturgica e fortemente esperienziale, ha aspetti di indubbia modernità. Dai suoi scritti avrà origine la devozione al cuore di Cristo. Della sua vasta opera rimangono solo due scritti: ”L’Araldo dell’Amore Divino” (dei quattro libri che lo compongono, solo il secondo è scritto direttamente da Gertrude) e “Gli esercizi”, che per un certo tempo restano poco noti. La prima e accurata edizione del manoscritto del libro delle Rivelazioni fu fatta a Colonia nel 1536.