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La preghiera e il pensiero del giorno

Invitati a rinnovare la speranza.

13 Dicembre 2010

 Ger 24,1-7 ; Sal 105 (106); Zc 11,4-13; Mt 21,33-46 «Saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio». (Ger 24,7b) E’ desolante la sensazione di essere abbandonati da tutti. Nei centri di ascolto Caritas si raccolgono testimonianze drammatiche di persone che confidano le loro difficoltà economiche per mancanza di lavoro, la loro povertà da dipendenze di vario genere, per le lacerazioni familiari drammatiche e ti confidano che ciò che li inchioda a terra è soprattutto sentirsi soli. Quando non vedi via di uscita dai problemi che ti attanagliano cerchi aiuto e non solo e sempre aiuto materiale. Cerchi qualcuno che ti dia la speranza di riprendere il cammino. In queste situazioni è importante incontrare il volto amico di chi ti sa ascoltare, il cuore a-perto di chi dà spazio alla tua storia, la fiducia espressa in te nonostante le mille difficoltà che ti pesano addosso. In quel momento senti che allora Dio può essere tuo alleato, può prendersi a cuore la tua vita, perché lui non vuole altro che essere il tuo Dio, e tu senti che puoi essere il suo popolo, oggetto delle sue cure e del suo amore. Preghiamo O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz’acqua. (dal Sal 63) [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]