Ger 1.4-19; Sal 70; Gal 1,11-19; Lc 1,57-68 La mano del Signore sta con Giovanni. Egli sarà il precursore del Messia, e assolverà la funzione profetica di Elia di convertire i cuori e di prepararli al giorno del Signore. (Lc 1,57-68) Ecco Giovanni Battista,”voce di uno che grida nel deserto”. Profeta, figlio di sacerdote muto, o meglio, ammutolito. Il profeta riceve da Dio stesso la forza per trasmettere con coraggio la Parola, e per questo non ha timore di proclamarla, pur consapevole che per tale missione deve investire e spendere la propria vita. E’ Dio che conferisce tale autorità e sostiene colui che ha scelto. Così anche l’apostolo Paolo testimonia il percorso di vita che il Signore lo ha condotto a compiere. Scelto fin dal seno della madre, ignaro di quanto avrebbe dovuto poi compiere, fedele alla propria tradizione fino al radicalismo, Paolo ha perseguitato la nuova setta di seguaci di Gesù fino a cadere ai suoi piedi e diventarne uno zelante apostolo. La parola che Paolo ci insegna non viene da sapienza umana, ma è insegnamento divino ricevuto direttamente da Cristo in persona. Paolo si riconosce come un chiaro esempio di azione della grazia divina che tutto può trasformare: da piccolo in eterno, da opaco in luminoso. Preghiamo col Salmo Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. Io ti renderò grazie al suono dell’arpa, per la tua fedeltà, o mio Dio.
La preghiera e il pensiero del giorno
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome.
Natività di san Giovanni Battista