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Letture Rito Romano

Sir 4,12-22; Sal 118; Mc 9,38-40

23 Febbraio 2011

 San Policarpo Prima lettura Sir 4,12-22 La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. Chi ama la sapienza ama la vita, chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia. Chi la possiede erediterà la gloria; dovunque vada, il Signore lo benedirà. Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo, e il Signore ama coloro che la amano. Chi l’ascolta giudicherà le nazioni, chi le presta attenzione vivrà tranquillo. Chi confida in lei l’avrà in eredità, i suoi discendenti ne conserveranno il possesso. Dapprima lo condurrà per vie tortuose, lo scruterà attentamente, gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti; ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà, gli manifesterà i propri segreti e lo arricchirà di scienza e di retta conoscenza. Se egli invece batte una falsa strada, lo lascerà andare e lo consegnerà alla sua rovina. Salmo responsoriale Sal 118 R.: Grande pace per chi ama la tua legge. Grande pace per chi ama la tua legge: nel suo cammino non trova inciampo. Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie. Sgorghi dalle mie labbra la tua lode, perché mi insegni i tuoi decreti. La mia lingua canti la tua promessa, perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. Desidero la tua salvezza, Signore, e la tua legge è la mia delizia. Che io possa vivere e darti lode: mi aiutino i tuoi giudizi. Vangelo Mc 9,38-40 In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».