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Letture Rito Ambrosiano

Sir 43,9-18; Sal 103; Mc 1,21-34

13 Gennaio 2010

  LETTURA Lettura del libro del Siracide 43, 9-18 Bellezza del cielo è la gloria degli astri, / ornamento che brilla nelle altezze del Signore. / Stanno agli ordini di colui che è santo, secondo il suo decreto, / non abbandonano le loro postazioni di guardia. / Osserva l’arcobaleno e benedici colui che lo ha fatto: / quanto è bello nel suo splendore! / Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, / lo hanno teso le mani dell’Altissimo. / Con il suo comando fa cadere la neve / e fa guizzare i fulmini secondo il suo giudizio: / per esso si aprono i tesori celesti / e le nubi volano via come uccelli. / Con la sua potenza egli condensa le nuvole / e si sminuzzano i chicchi di grandine. / Il rumore del suo tuono fa tremare la terra, / e al suo apparire sussultano i monti; / secondo il suo volere soffia lo scirocco, / così anche l’uragano del settentrione e il turbine dei venti. / Egli sparge la neve come uccelli che discendono, / come locusta che si posa è la sua caduta. / L’occhio ammira la bellezza del suo candore / e il cuore stupisce nel vederla fioccare. SALMO Sal 103 ® Tutto hai fatto con saggezza, Signore. Hai fatto la luna per segnare i tempi e il sole che sa l’ora del tramonto. Stendi le tenebre e viene la notte: in essa si aggirano tutte le bestie della foresta. Sorge il sole: si ritirano e si accovacciano nelle loro tane. ® Tu mandi nelle valli acque sorgive perché scorrano tra i monti, dissetino tutte le bestie dei campi e gli asini selvatici estinguano la loro sete. In alto abitano gli uccelli del cielo e cantano tra le fronde. ® Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. ® VANGELO Lettura del Vangelo secondo Marco 1, 21-34 In quel tempo. A Cafàrnao, il Signore Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.