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Letture Rito Ambrosiano

Sir 43,33-44; Sal 111; Mc 1,35-45

13 Gennaio 2011

Giovedi, 13 Gennaio 2011 LETTURA Lettura del libro del Siracide 43, 33 – 44, 14 Il Signore ha creato ogni cosa / e ha dato la sapienza ai suoi fedeli. / Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, / dei padri nostri nelle loro generazioni. / Il Signore li ha resi molto gloriosi: / la sua grandezza è da sempre. / Signori nei loro regni, / uomini rinomati per la loro potenza, / consiglieri per la loro intelligenza / e annunciatori nelle profezie. / Capi del popolo con le loro decisioni / e con l’intelligenza della sapienza popolare; / saggi discorsi erano nel loro insegnamento. / Inventori di melodie musicali / e compositori di canti poetici. / Uomini ricchi, dotati di forza, / che vivevano in pace nelle loro dimore. / Tutti costoro furono onorati dai loro contemporanei, / furono un vanto ai loro tempi. / Di loro, alcuni lasciarono un nome, / perché se ne celebrasse la lode. / Di altri non sussiste memoria, / svanirono come se non fossero esistiti, / furono come se non fossero mai stati, / e così pure i loro figli dopo di loro. / Questi invece furono uomini di fede, / e le loro opere giuste non sono dimenticate. / Nella loro discendenza dimora / una preziosa eredità: i loro posteri. / La loro discendenza resta fedele alle alleanze / e grazie a loro anche i loro figli. / Per sempre rimarrà la loro discendenza / e la loro gloria non sarà offuscata. / I loro corpi furono sepolti in pace, / ma il loro nome vive per sempre. SALMO Sal 111(112) Rit.: Beato l’uomo che teme il Signore. Beato l’uomo che teme il Signore e nei suoi precetti trova grande gioia. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. ® Prosperità e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: misericordioso, pietoso e giusto. ® Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: eterno sarà il ricordo del giusto. ® Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Sicuro è il suo cuore, non teme, finché non vedrà la rovina dei suoi nemici. ® Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua fronte s’innalza nella gloria. ® VANGELO Lettura del Vangelo secondo Marco 1, 35-45 In quel tempo. Al mattino presto il Signore Gesù si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.