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Letture Rito Ambrosiano

Mi 4,1-4; Sal 95; 1Cor 1,1-10; Mt 2,19-23

29 Dicembre 2010

Mercoledi, 29 dicembre 2010 V giorno dell’Ottava di Natale LETTURA Lettura del profeta Michea 4, 1-4 In quei giorni. Il Signore parlò a Michea dicendo: / «Alla fine dei giorni / il monte del tempio del Signore / sarà saldo sulla cima dei monti / e si innalzerà sopra i colli, / e ad esso affluiranno i popoli. / Verranno molte genti e diranno: / “Venite, saliamo sul monte del Signore / e al tempio del Dio di Giacobbe, / perché ci insegni le sue vie / e possiamo camminare per i suoi sentieri”. / Poiché da Sion uscirà la legge / e da Gerusalemme la parola del Signore. / Egli sarà giudice fra molti popoli / e arbitro fra genti potenti, / fino alle più lontane. / Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, / delle loro lance faranno falci; / una nazione non alzerà più la spada / contro un’altra nazione, / non impareranno più l’arte della guerra. / Sederanno ognuno tranquillo sotto la vite / e sotto il fico / e più nessuno li spaventerà, / perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!». SALMO Sal 95 (96) ® Gloria nei cieli e gioia sulla terra. Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome. ® Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. ® Il Signore ha fatto i cieli. Maestà e onore sono davanti a lui, forza e splendore nel suo santuario. ® EPISTOLA Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1, 1-10 Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro! Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 2, 19-23 In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».