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Cura

Vidas compie 40 anni e guarda al futuro

L’organizzazione festeggia con tre nuovi progetti e un festival culturale nel week-end dal 27 al 29 maggio

26 Maggio 2022
Foto Lorenzo Dell'Uva

Il 28 maggio 1982 dal sogno di Giovanna Cavazzoni di curare chi non può più guarire, perché possa vivere con dignità fino all’ultimo istante, nasce a Milano Vidas – Volontari Italiani Domiciliari per l’Assistenza ai Sofferenti.

Grazie all’impegno di cinque volontari, durante quel primo anno Vidas assiste in tutto 20 malati. 40 anni dopo, forte di sette équipe multidisciplinari composte da 117 operatori sociosanitari e 288 volontari, ogni anno si occupa di oltre 2.300 pazienti, adulti e bambini, a domicilio e nei suoi hospice, Casa Vidas e Casa Sollievo Bimbi.

L’evoluzione

Una crescita e un’evoluzione che sono frutto di un grande lavoro e di una costante attenzione alle diverse esigenze della società e del territorio. È per questo che oggi, tenendo conto di un bisogno sociale in aumento, di una cronicità che avanza e di un tasso di invecchiamento in continua crescita, Vidas amplia il proprio mandato aprendosi alle nuove fragilità con tre progetti innovativi a Milano.

Sono: Cronici Complessi Fragili, una micro-équipe per l’assistenza a domicilio dei pazienti cronici complessi fragili dimessi dall’ospedale; Più vita agli anni, una cascina riqualificata per l’accoglienza di anziani malati e soli; Campus Vidas, un incubatore di start-up a impronta sociale ed etica.

Le nuove sfide

«L’opera di Vidas è il dono alla società di una donna eccezionale nella normalità dei suoi sentimenti, profondi, sinceri – afferma Ferruccio de Bortoli, presidente Vidas -. Prima della nascita di Vidas e della legge del 2010 sulle cure palliative, i malati terminali erano condannati a una “morte civile”. Lasciati a casa dagli ospedali e assistiti da familiari affranti e impreparati, erano spesso abbandonati. A distanza di quarant’anni, non viene meno la necessità di restare aperti e accogliere la solitudine di persone che alla malattia sommano una condizione di estrema fragilità familiare e sociale. È questa la nuova tipologia di malati a cui abbiamo rivolto lo sguardo».

In particolare, il progetto Cronici Complessi Fragili, in fase di sperimentazione e realizzato in partnership con l’ospedale San Raffaele, è dedicato ad anziani con una o più patologie croniche (325.000 nella sola Lombardia), dimessi dall’ospedale ma comunque in condizioni di particolare fragilità. A loro Vidas assicura un servizio di assistenza domiciliare con visite regolari di una micro-équipe, composta da medico e infermiere, reperibile 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e con il supporto della telemedicina. L’idea è maturata durante la pandemia da COVID-19, quando l’enorme pressione sul Sistema Sanitario ha messo a dura prova l’organizzazione del territorio, mostrandone la fragilità.

Più vita agli anni, invece, si rivolge a malati in situazioni di grave fragilità che, oltre ai problemi di salute, devono affrontare anche difficoltà familiari, sociali e abitative. Persone che non hanno una rete di supporto e che non sono in condizioni così gravi da giustificare il ricovero in hospice. Per loro Vidas realizzerà una struttura di ospitalità residenziale, ristrutturando una cascina, oggi abbandonata, all’interno del Parco Forlanini a Milano, avuta in concessione grazie a un bando del Comune. Gli ospiti avranno la protezione della rete di assistenza domiciliare Vidas e saranno inseriti in un contesto che prevede anche spazi e servizi aperti alla Comunità.

Il progetto Campus VIDAS, infine, realizzato in collaborazione con la School of Management dell’Università Statale di Milano, sarà un’accademia di formazione e un incubatore di nuovi progetti per i quali verrà messo a disposizione anche un finanziamento economico. Il primo bando sarà lanciato entro la fine dell’anno. L’idea prende vita dal desiderio di Vidas di mettere a disposizione di altre realtà del Terzo Settore la propria esperienza e competenza, non solo clinica ma valoriale, organizzativa, strutturale.

Per festeggiare i suoi 40 anni, dal 27 al 29 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano, Vidas dona alla città INCONTRO, festival culturale aperto a tutti, ricco di performance artistiche, talk e laboratori con alcuni tra i protagonisti più autorevoli del mondo della scienza, della letteratura, dell’arte e della filosofia. Tra gli altri, parteciperanno: l’attrice Cristiana Capotondi, il musicista Saturnino, l’immunologo Alberto Mantovani, la sociolinguista Vera Gheno, il giornalista Gad Lerner e il danzatore Virgilio Sieni.

Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su vidas.it.

Vidas difende il diritto del malato a vivere anche gli ultimi momenti di vita con dignità. Offre assistenza socio-sanitaria completa e gratuita ai malati con patologie inguaribili a domicilio e nell’hospice Casa Vidas: degenza e day-hospice. Un servizio garantito grazie all’intervento di proprie équipe socio-sanitarie, formate da figure professionali tutte specializzate in cure palliative, affiancate da volontari selezionati. Un percorso di quarant’anni accanto a chi soffre e che ha raggiunto oltre 39.000 persone: anziani, adulti e dal 2015 anche bambini. Per loro nel 2019 è stata inaugurata Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia per l’accoglienza di minori gravemente malati e il sostegno alle famiglie. L’attività di formazione per operatori e di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza accompagnano da sempre quella assistenziale.