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24 gennaio

Nei lager il coraggio di vivere

A 10 anni dalla pubblicazione della testimonianza di Nedo Fiano, una nuova presentazione a Gaggiano del libro edito dalla Monti e del film documentario che ne è stato tratto.

23 Gennaio 2014

A 10 anni dalla prima pubblicazione in libro della testimonianza di Nedo Fiano, l’Editrice Monti presenta la nuova edizione del volume A5405 il coraggio di vivere, arricchita da un’ampia sezione fotografica a colori e da un dvd con il film documentario realizzato da Aurelio Citelli.

Il volume e il documentario verranno presentati venerdì 24 gennaio a Gaggiano presso il Circolo La Novella73 (via Carroccio 31), alle ore 21. Interverranno on. Emanuele Fiano, Sergio Slavazza, direttore Editrice Monti, Aurelio Citelli, regista. Coordina Bruna Brembilla dell’ANPI Gaggiano.

Nedo Fiano, ebreo, nasce a Firenze nel 1925 e nel novembre del 1943 comincia il viaggio nell’orrore della Shoah. Detenuto ad Auschwitz è liberato l’11 aprile 1945 dalle truppe americane nel Campo di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. Per l’Autore e per molti altri ex prigionieri inizia il faticoso viaggio di ritorno verso la libertà e la vita; viaggio per tanti versi non ancora concluso. Dopo anni di trasmissione orale dell’Olocausto, nel 2003 ha scelto di raccontare per la prima volta nel libro A5405. Il coraggio di vivere la sua esperienza, che lo ha fatto giungere fino alla soglia dell’inferno. Nedo Fiano risiede a Milano da circa cinquant’anni, nel 1968 si è laureato all’Università Bocconi. È stato consulente storico di Roberto Benigni nel film La vita è bella. Nel 2008 la Città di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’Oro e nel 2011 la Città di Firenze il Fiorino d’Oro. Per Editrice Monti ha pubblicato anche i romanzi storici: Il passato ritorna (Premio Bancarellino 2010) e Berlino-Auschwitz… Berlino.

«Il libro di Fiano – scrive il sindaco di Firenze, Matteo Renzi -è un colpo al cuore perché lui non racconta di numeri, ma di persone con nome e cognome. Eppure, anche se è un libro che parla di morte, Fiano lo riempie di vita, di colori, di profumi. Questo è un libro indispensabile. Non si può trincerarsi dietro un “io so già”: c’è sempre da scoprire qualcosa di nuovo, anche se in questo caso è qualcosa di agghiacciante e straziante insieme, c’è sempre da conoscere, da ricordare e tramandare».