«Il Venerdì Santo, quest’anno, sembra interpretare ancor più le necessità dei pastori e dei fedeli, e le sofferenze di tutto il Medio Oriente». Così la Congregazione per le Chiese Orientali – dicastero della Chiesa Cattolica che ha il compito di sostenere la crescita, i diritti e il patrimonio delle chiese di Oriente – rilancia il suo appello per la tradizionale giornata in cui, ogni anno nel Triduo che prepara alla Pasqua, viene tenuta alta l’attenzione sulla situazione della Terra Santa.
Il Venerdì Santo è infatti il giorno della “Colletta Pro Terra Sancta”, in cui nelle parrocchie si promuovono iniziative di preghiera e di carità per le Chiese che lavorano in Israele, Palestina e nei Paesi circostanti: Giordania, Siria, Libano, Cipro, Egitto. La Chiesa, nei “Luoghi Santi”, svolge la sua missione pastorale, ma anche un importante servizio sociale.
L’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, fa proprio l’appello della Congregazione per le Chiese Orientali che chiede, nella giornata del Venerdì Santo, specifiche iniziative di preghiera perché possiamo «sentirci vicini ai nostri fratelli e alle sorelle di quella Terra: la solitudine che talora si affaccia fortemente nella loro esistenza sia vinta dalla nostra fraternità».
La giornata della Colletta richiede però alle parrocchie anche un aiuto concreto per sostenere scuole, assistenza sanitaria, necessità abitative, luoghi di aggregazione. Opere portate avanti dalla Chiese locali e che costituiscono «un’ammirevole opera di pace e di riconciliazione, tanto più necessaria oggi, preoccupati come siamo con il Santo Padre per le popolazioni dei Paesi in cui si susseguono tensioni e violenze, in particolare per la Siria e la Terra Santa».