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5-7 aprile

Un “Family” sul lavoro
per guardare al futuro

L’appuntamento a Villa Erba di Cernobbio nasce per tenere vivi i temi affrontati nell’incontro mondiale di Milano del giugno 2012

di Alfonso COLZANI e Francesca DOSSI Responsabili del Servizio diocesano per la famiglia

31 Marzo 2013

La sera dello scorso 3 giugno, quando la grande festa del VII Incontro mondiale delle famiglie (Imf) si stava chiudendo nella gioia e nella soddisfazione generale, già qualcuno commentava: «Bellissimo! Ma poi?». La considerazione non ci sorprende: in tutte le famiglie c’è sempre chi non riesce mai a essere del tutto contento… Ma qui l’obiezione poteva essere di sostanza: dopo che l’Imf ha posto il tema della famiglia al centro dell’attenzione pubblica, calerà di nuovo il silenzio? Non molti sanno però che, proprio in quei giorni, era stata prenotata per il 7 aprile 2013 la prestigiosa Villa Erba di Cernobbio, sognando di tenere proprio lì, sede di prestigiosi forum economici, una ripresa dei temi della famiglia e del lavoro.

Insomma già s’immaginava un’occasione per riportare alla ribalta le ragioni di un’economia più a misura di famiglia, e proprio nel “tempio” di quell’economia di mercato che invece segue logiche diverse, spesso ciniche e autoreferenziali, comunque lontane da quelle profonde aspirazioni umane che è proprio della famiglia custodire e trasmettere. L’idea è nata dal fortunato incontro di “Carovana per la famiglia” con il sindaco di Cernobbio, poi allargato alla Diocesi di Milano e a quelle di Lombardia, al Forum lombardo delle Associazioni familiari. Durante l’inverno, con la paziente regia di «Oasi per la famiglia» (www.oasiperlafamiglia.org) si è sviluppato il progetto, fra l’entusiasmo di molti e le immaginabili difficoltà derivate dall’esigenza di tenere insieme mille buone idee e un budget risicatissimo. Sono cresciute le adesioni e il coinvolgimento della Diocesi ospitante, quella di Como.

Ora tutto è pronto al via, superate anche le incertezze legate a relatori impegnati in elezioni e Conclave! Le giornate sono poi diventate tre: la prima darà voce allo scottante interrogativo “Giovani, famiglia, lavoro: quale futuro?” e vedrà la realizzazione di laboratori per dare voce e protagonismo alle giovani generazioni sui temi di responsabilità sociale, lavoro, comunicazione e cultura. Il sabato sarà dedicato alla famiglia e al suo “coraggio di cambiare”, proporrà laboratori attivi e una tavola rotonda; la giornata di domenica espliciterà il legame con il VII Imf con la presentazione degli Atti, a cui faranno seguito interventi di rilievo che raccoglieranno i contributi emersi nei due giorni precedenti per rilanciare uno sguardo “verso il futuro”. Concluderà la mattinata un intervento del cardinale Angelo Scola che con la sua presenza sottolinea quanto alla Chiesa stia a cuore la possibilità di costruire un futuro a misura di persona e di famiglia.

Ci sono molti elementi di valore alla base del progetto family@work, alcuni attengono alla sfera delle convinzioni profonde: la necessità di promuovere la famiglia anche mediante buone prassi economiche e associative, perché essa è il luogo fondamentale di trasmissione della sapienza dell’umano e della passione per il divino, perché è primo luogo di educazione alla socialità e all’idea di un bene comune; la persuasione che al benessere complessivo della famiglia sia per molti fili legato anche il benessere della società intera… Ci sono però anche preziosi elementi di metodo, che segnano una pista per camminare oggi nella direzione segnata dalle convinzioni di sempre. Anzitutto dare voce e spazio di protagonismo ai giovani; quindi il coinvolgimento attivo dei soggetti partecipanti, che sono invitati a farsi portatori di buone prassi, replicabili anche in altri territori; un metodo di lavoro basato sul modello delle «comunità di pratica», dove chi partecipa si impegna in attività e discussioni, condividendo informazioni e costruendo relazioni che consentano di imparare gli uni dagli altri, elementi fondanti di una vera comunità.

Un metodo centrato sull’ascolto quindi, momento prezioso per le associazioni ma anche per la pastorale familiare che trova qui i contesti di protagonismo laicale necessari perché la fede renda praticabile la vita, si faccia vita in senso pieno e la famiglia divenga anima appassionata del mondo. Tutte le famiglie sono invitate, non serve iscrizione!