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7-13 agosto

Seminaristi, un campeggio “autogestito” in Val d’Aosta

Per i ragazzi di terza e quarta Teologia una settimana ricreativa e formativa nella struttura dell’oratorio di Rescaldina in Valtournenche. Un’esperienza educativa che mira a favorire la maturazione spirituale e la crescita delle relazioni di gruppo

di Ylenia SPINELLI

19 Giugno 2016

Una settimana residenziale di campeggio a Maen, in mezzo al verde dei boschi della Valtournenche (Aosta), nella struttura dell’oratorio di Rescaldina. È questa la novità estiva pensata per i ragazzi di terza e quarta Teologia del Seminario di Milano. Qui, dal 7 al 13 agosto, i futuri preti vivranno una singolare esperienza di vita comunitaria in “autogestione”, anche se ad accompagnarli ci saranno il rettore monsignor Michele Di Tolve, il vicerettore don Davide Milanesi e il padre spirituale don Maurizio Zago.

A spiegare la nascita di questa proposta è lo stesso Rettore: «Alla fine dell’estate scorsa mi sono confrontato con don Maurizio Tremolada, responsabile della Pastorale giovanile, don Samuele Marelli, direttore della Fondazione Oratori Milanesi, e Angelo Pezzoni, responsabile del Gruppo Campeggi Riuniti. Ci siamo resi conto che, mentre erano in aumento le settimane estive dedicate agli oratori, per via delle richieste delle famiglie, quello che mancava erano settimane formative, un’esperienza di grande aiuto ai futuri preti che, in vista del ministero, devono imparare a lavorare insieme in fraternità».

Da qui l’idea di fare organizzare totalmente ai seminaristi una settimana di riposo e svago certamente, ma anche di meditazione e di preghiera, che favorisse la maturazione spirituale del singolo, la crescita delle relazioni di gruppo e desse uno stile educativo. «Venuti a conoscenza della proposta, dopo le prime titubanze, ci siamo divisi in gruppi di lavoro – spiega il seminarista e prefetto di quarta Teologia Davide Cardinale – per programmare al meglio le varie mansioni e attività, che vanno dalla cucina del campeggio all’organizzazione delle gite e delle serate».

Non ci sarà un vero e proprio filo conduttore, anche se per le meditazioni i seminaristi hanno scelto un testo teatrale di Fabrice Hadjadjdi, che rilegge in chiave moderna la storia di Giobbe, dal titolo Giobbe o la tortura degli amici.

Ad occuparsi delle uscite ha pensato il gruppo di Luca Longoni, che ha programmato una gita a Cervinia e una più storico-culturale, con tanto di assaggi enogastronomici, ad Aosta, che si concluderà con la Messa nella Cattedrale concelebrata dal Rettore insieme al vescovo monsignor Franco Lovignana. «Non mancheranno le escursioni in montagna, le celebrazioni in vetta e la possibilità per i più sportivi di cimentarsi con il rafting o di fare una passeggiata a cavallo», aggiunge il seminarista.

Oltre che sull’entusiastica descrizione delle uscite programmate, Longoni si sofferma sulla novità di questa proposta, che ha dato modo ai seminaristi di mettersi alla prova già nell’organizzazione del campeggio, cercando di conciliare i diversi gusti e le diverse idee. «Crediamo molto in questa settimana in Valle D’Aosta – aggiunge – perché, anche se non avremo tutti gli agi e le comodità alle quali siamo abituati, senza gli impegni della scuola e della pastorale, potremo essere un po’ più noi stessi e conoscerci meglio nei vari momenti della vita quotidiana».

Gli fa eco Cardinale che conclude: «Pensiamo possa essere una bella esperienza per tutti noi perché ci metteremo in gioco in contesti diversi dal Seminario, dove quasi tutto è programmato dagli educatori. Certo, dovremo imparare a superare qualche difficoltà, ma insieme, nello spirito di gruppo, tutto sarà più facile. Inoltre siamo sicuri che vivendo a stretto contatto ventiquattro ore su ventiquattro, le relazioni fraterne tra noi potranno evolvere e approfondirsi».