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Segnati dal sigillo del Dio vivente

Solennità di Tutti i Santi, Milano, Duomo - 1° novembre 2025

1 Novembre 2025

1. «Una moltitudine immensa che nessuno poteva contare»

Sono dappertutto: in cielo e in terra, in oriente e in occidente. Sono presenti in ogni situazione ed in ogni epoca della storia, in ogni latitudine ed in ogni classe sociale, parlano tutte le lingue e sono eredi di tutte le tradizioni. Non si distinguono per nessun segno esteriore, ma sono segnati dal sigillo del Dio vivente.

Non sono perfetti, non sono impeccabili, ma sono segnati dal sigillo del Dio vivente. Non sono i più intelligenti e del resto non si vantano della loro intelligenza, non sono i più stupidi e del resto non ignorano i propri limiti, non fanno dei talenti un motivo di orgoglio né dei loro limiti un motivo di scoraggiamento e depressione. Sono segnati dal sigillo del Dio vivente.

Non si riconoscono per un vestito o per un distintivo, ma il sigillo del Dio vivente li rende riconoscibili e perciò sono segnati a dito, sono esposti al disprezzo, alla discriminazione, alla persecuzione in ogni paese della terra.

Il sigillo del Dio vivente è inciso nella loro vita, dichiara l’appartenenza al Regno di Dio, la vocazione alla sequela ed alla conformazione al Figlio Unigenito di Dio. Coloro che conoscono il Figlio di Dio e coloro che non lo conoscono e non ne hanno mai sentito parlare, sono però segnati dal sigillo del Dio vivente.

Coloro che sono segnati dal sigillo del Dio vivente si riconoscono per le tracce della grande tribolazione che ha segnato la loro vita: alcuni hanno molto sofferto, ma non hanno fatto soffrire; alcuni sono stati offesi ed umiliati, ma non hanno ricambiato il male con il male; alcuni hanno sperimentato la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada, ma nulla ha cancellato il sigillo, niente li ha separati del Dio vivente.

Coloro che sono segnati dal sigillo del Dio vivente si riconoscono per una volontà tenace ed un’irrevocabile determinazione a costruire la pace, ad operare per la giustizia, si esercitano per essere misericordiosi come è misericordioso Dio.

Coloro che sono segnati dal sigillo del Dio vivente si riconoscono per un’invincibile speranza, perché credono alla promessa di Dio e non trovano niente che la possa smentire.

Coloro che sono segnati dal sigillo del Dio vivente si riconoscono per una qualche misteriosa gioia, come se fossero l’improbabile pagina del Vangelo che annuncia la beatitudine in mezzo alle prove della vita ed alla cattiveria degli uomini.

Nella scena grandiosa e drammatica del libro dell’Apocalisse, si dice che «tutti stavano in piedi davanti al trono dell’Agnello». Ecco: stavano in piedi. Così sono quelli che sono segnati dal sigillo del Dio vivente: stanno in piedi. Non sono seduti in una comoda pigrizia, in una scoraggiata rassegnazione, in un’ottusa indifferenza. Stanno in piedi. Non sono prostrati nell’adorazione degli idoli, nell’ossequio servile ai potenti e ai dominatori di questo mondo. Stanno in piedi, consapevoli della loro dignità, indisponibili ad ogni servilismo, ad ogni ossequio ai pensieri imposti dal conformismo.

«Stavano in piedi e gridavano e cantavano e adoravano il nostro Dio seduto sul trono e l’Agnello». C’è, dunque, un cantico che rallegra i cieli e convoca gli anziani, i quattro esseri viventi, gli angeli e riconosce la salvezza operata da Dio: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen!».

 

2. «Beati voi…»

La rivelazione della verità della storia e dell’umanità, che si offre nel libro dell’Apocalisse, non è uno spettacolo da contemplare, ma una chiamata, una provocazione. Il Signore si rivolge a ciascuno di noi ed interpella la nostra libertà. Anche per te sale dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. Anche tu vuoi essere segnato? Anche tu vuoi essere salvato? Anche tu vuoi unirti al cantico che rallegra i cieli e la terra? Anche tu vuoi portare il segno dell’amore crocifisso?