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Desio

Quell’antica filanda, oggi Museo di Pio XI

Sabato 14 dicembre, nel corso della sua visita, il cardinale Scola si recherà anche alla Casa Natale di Achille Ratti, che attualmente raccoglie cimeli e documenti legati alla sua figura e alla sua opera

di Veronica TODARO

8 Dicembre 2013

Nel corso della sua visita a Desio sabato 14 dicembre, dopo la benedizione all’oratorio Beata Vergine Immacolata alle 17, il cardinale Angelo Scola visiterà la Casa Natale di Papa Pio XI, il cittadino più illustre della cittadina brianzola (dove nacque il 31 maggio 1857), Pontefice dal 1922 al 1939.

La Casa Natale, situata al civico 4 di via Pio XI, adiacente a piazza Conciliazione, la piazza principale della città, è stata trasformata in un museo nel 1939, all’indomani della morte del Papa. Quando Achille Ratti vi nacque, parte della casa era adibita a filanda e mantenne questa vocazione produttiva per parecchi decenni. Dopo la sua elezione a Pontefice, la famiglia Gavazzi, proprietaria dello stabile, donò la casa, che fu trasformata in orfanotrofio maschile. Venuta meno questa finalità assistenziale, la Casa Natale ha assunto una nuova vocazione culturale come sede del Museo Pio XI e del Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI, supportato dall’Associazione Amici della Casa Natale Pio XI.

Al primo piano sono collocate alcune sale che formano il Museo. Lo spazio espositivo raccoglie in diverse sale una notevole quantità di cimeli appartenuti a Pio XI, provenienti principalmente dai Palazzi Vaticani. Il cuore del percorso museale è costituito dalla stanza in cui il futuro Pontefice vide la luce. L’ambiente, trasformato in cappella, è stato visitato da Giovanni Paolo II nel 1983. La collezione, recentemente risistemata, raccoglie arredi e cimeli dell’illustre concittadino. I pezzi più significativi del Museo sono l’arredo originale dello studio donato all’Arcivescovo Ratti dalla Federazione fra le Cooperative di Lavoro e Produzione fra Falegnami affini della Brianza con sede a Lissone, indumenti cardinalizi e papali, oggetti di uso quotidiano appartenuti al Pontefice. Inoltre oggetti devozionali o liturgici – tra cui il martello usato durante la cerimonia di apertura dell’Anno Santo 1933 – donati dal Pontefice alla Chiesa di Desio, medaglie commemorative, la produzione filatelica del pontificato e oggetti inerenti le imprese alpinistiche di Papa Ratti. Il pezzo più pregiato è costituito dall’apparecchio radiofonico realizzato personalmente da Guglielmo Marconi e donato al Pontefice nel 1931, anno della fondazione della Radio Vaticana.

Il Museo è arricchito da una sezione di arte sacra contemporanea e da una di audiovisivi recentemente digitalizzata. Il percorso museale appare oggi più completo ed esauriente: una modalità unica per conoscere uno dei Papi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa del secolo scorso. Il Museo è aperto alle visite tutte le domeniche dalle 15 alle 18. I gruppi possono stabilire il giorno e l’orario di visita prendendo contatto con la segreteria, aperta il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 17.30 (tel. 0362.303871; c.i.s.d.pioxi@virgilio.it).