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Caritas Ambrosiana

Profughi, l’impegno per un’ospitalità di qualità

Corsi di italiano, assistenza legale e mediazione culturale. Già distribuiti mille kit igienico sanitari raccolti con la campagna di solidarietà. La “mappa” dell’accoglienza

21 Luglio 2011
Immigrati irregolari su una barca a Lampedusa. REUTERS/Tony Gentile

Non solo vitto e alloggio. Continua lo sforzo della Caritas Ambrosiana per garantire un’ospitalità di qualità ai richiedenti asilo arrivati in Lombardia. Grazie al fondamentale aiuto dei volontari delle parrocchie, le strutture che fanno riferimento alla Caritas offrono servizi di accompagnamento che vanno dalla fornitura di vestiti ai kit igienico sanitari, dai corsi di italiano base alla mediazione culturale. Gli stessi servizi sono offerti anche agli ospiti delle strutture alberghiere sulla base delle richieste delle prefetture lombarde.

Nel frattempo Caritas Ambrosiana ha anche potenziato il suo servizio legale per assistere meglio durante il loro percorso burocratico gli stranieri che hanno fatto domanda di protezione umanitaria. E per rispondere alle necessità quotidiane degli ospiti ha aperto a Treviglio un magazzino dove uno staff gestisce il materiale raccolto con la campagna di solidarietà lanciata il mese scorso. Qui i volontari hanno già confezionato e distribuito agli ospiti già mille kit igienico sanitari donati da privati cittadini e aziende.

Su 656 richiedenti asilo accolti nel territorio della diocesi di Milano, province di Lecco, Varese e Milano, attualmente sono 145 i richiedenti asilo ospitati nelle strutture Caritas. Più nel dettaglio le strutture Caritas o legate alla Caritas che attualmente stanno accogliendo profughi sono: i centri già predisposti per accogliere richiedenti asilo, quello di via Conciliazione a Varese (12 persone) e Casa Itaca di Rho (3 persone ); il centro per gravi emarginati ed ex detenuti Casa Onesimo a Busto Arsizio (3 persone), il pensionato Sant’Ambrogio di Magenta (24 persone), il pensionato Botticelli a Lissone (19 persone), la casa Don Mezzanotti a Sesto San Giovanni (13 persone), la casa del Coe a Barzio (16 persone), la Casa del Giovane di Milano (18 persone), Casa Jobel a Brugherio (5 persone), Casa Agorà ad Abbiategrasso (5 persone), Istituto Pozzi di Seregno (10 persone) e gli appartamenti per le accoglienze di nuclei familiari messi a disposizione in particolare dalla cooperativa Farsi Prossimo (4 persone), dalla Cooperativa Intrecci a Rho (2 persone), dalla parrocchia Beata Vergine Assunta a Ballabio (2 persone), dalla Parrocchia Pentecoste a Milano (4 persone), da Casa Marta a Erba (2 persone). Complessivamente sono 2.137 i profughi arrivati in Lombardia, stando agli ultimi dati diffusi dalle Prefetture. In totale le Caritas Lombarde hanno accolto 550 ospiti in strutture Caritas o parrocchiali.