Ali Hassoun, italiano d’adozione, nasce in Libano a Sidone nel 1964, nel 1982 si stabilisce a Siena, studia all’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 1992, sempre a Firenze, si laurea in architettura. Dal 1996 vive e opera nel suo studio di Milano.
Il quadro esposto oggi in occasione del “Primo incontro tra studenti cristiani e Musulmani” è una delle tante sfaccettature del lavoro dell’artista.
Nell’opera l’Annunciazione di Leonardo da Vinci fa da sfondo alla preghiera di due fedeli musulmani uno dei quali è un bambino simbolo di “purezza” come pure la Madonna , molto amata e rispettata nella fede musulmana, archetipo della figura femminile a cui ispirarsi.
In Libano tra l’altro si celebra, in concomitanza “con la festa dell’Annunciazione a Maria”, “Insieme attorno a Maria, Nostra Signora” una “festa islamo-cristiana” nel nome della Vergine Maria.
Il tema più evidente fra quelli che emergono nella ricerca pittorica di Ali Hassoun è un’idea di “umanità” come qualità universale e comune fra tutti i popoli, fondata su una spiritualità originaria che precede le diversificazioni religiose e politiche.
Così l’artista si fa interprete di culture diverse ma confrontabili, che convivono nello spazio perfettamente orchestrato delle sue tele coloratissime.
Gli attori dei suoi dipinti sono personaggi della recente “rivoluzione dei gelsomini” o di un’Africa e di un Medio Oriente tanto vissuti, quanto favolosamente immaginati: nelle sue composizioni sono tutti catturati in un gioco di citazioni colte e di rimandi indiretti tra figura e sfondo a cavallo e all’incrocio delle civiltà e delle tradizioni religiose del Mediterraneo.
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