Il 2015 conosce il momento significativo e forte dell’Incontro mondiale delle famiglie che sarà celebrato a Philadelphia in settembre, tre anni dopo quello di Milano. Tale evento, che non ha ancora avuto tra noi una evidenza propositiva, ha bisogno di un lancio di conoscenza e promozione per la bellezza della manifestazione e del tema: «L’amore è la missione: la famiglia pienamente viva».
Questo incontro mondiale nasce sotto la protezione di due santi che per la famiglia hanno dato tempo, forza e testimonianza personale: San Giovanni Paolo II, «Papa della famiglia» (così lo chiamò papa Francesco nella canonizzazione), e Santa Gianna Beretta Molla, santa dal 2004, che visse il cammino di santità come donna, sposa, medico, madre, credente. Nella famiglia profuse le sue energie sacrificandosi nelle diverse dinamiche che la portarono ad anteporre la figlia che portava in grembo alla sua propria vita personale.
Mi piace però sottolineare, leggendo alcune sue lettere al marito Pietro Molla, come l’ideale di vita cristiana matrimoniale fosse uno dei momenti più belli e significativi attesi e vissuti per tutta la vita, anche quando prove e difficoltà le richiesero scelte eroiche e coraggiose. Matrimonio vissuto in pienezza, in comunione con Gesù ricevuto ogni giorno, santa con e nella famiglia per la quale si donò come esempio per tutti coloro che vogliono iniziare un cammino di santità come persone sposate.