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In libreria

Per andare “più su”
nell’Anno della Fede

Le riflessioni di trenta atleti, giorno dopo giorno, per un mese intero, nel nuovo volume curato da don Alessio Albertini e pubblicato da In dialogo

3 Dicembre 2012

Si intitola “Più su”, il libro che don Alessio Albertini, responsabile della Commissione diocesana per lo sport, ha scritto per favorire una riflessione quotidiana sull’Anno della Fede anche nel mondo sportivo. Nel volume edito da In dialogo (pagg 80, euro 6,80), trenta atleti, giorno dopo giorno, per un mese intero, spronano a non accontentarsi e a fare il passo più importante: quello decisivo per la vita. «Per fare un balzo più su, verso quel cielo che chiama e affascina – si legge nella presentazione, che adotta volutamente un linguaggio “agonistico” -. Per arrivare, un centimetro alla volta, a un’altezza mai provata».

«Si dice che i saltatori con l’asta siano un po’ matti – scrive l’autore nell’introduzione -. Un fondo di verità c’è sicuramente: possiedono solo una lunga leva e pretendono di scavalcare il mondo. Per prendere la rincorsa da una quarantina di metri, osservare un’asticella piazzata a sei metri da terra, e credere di poterla superare ci vuole una buona dose di incoscienza. Gli atleti si lanciano in alto usando l’asta come una molla; finiscono a testa in giù, ma continuano a salire verso il cielo. È difficile spiegare cosa si prova quando si salta con l’asta, ma è magnifico “dare del tu” al cielo. Ti stacchi da terra, sei sospeso in aria e ti sembra di volare, ma alla fine sei costretto a ricadere. E c’è anche il fattore rischio da tenere sotto controllo: devi sapere dove andare ad atterrare. Precipiti da quella vetta come un sasso gettato nel vuoto. Resta solo la speranza di aver preso bene la mira e centrare il materasso».!

«Per questo bisogna essere un po’ matti per accettare l’azzardo e condividere la follia di andare un po’ più su, verso quel cielo che chiama e affascina – continua don Alessio -. Un invito a non accontentarsi, a sentire il richiamo di quel Padre che sta nel cielo, ad arrivare lassù, un centimetro alla volta, a un’altezza della propria vita mai provata, ma possibile».

Leggere queste pagine, una al giorno, per un mese intero, «è come guardare grandi “atleti” saltare altezze per noi impensabili e sognare che quei miracoli possono diventare anche nostri attraverso la fiducia e l’impegno. Tanti si sono cimentati nei grandi salti che il Vangelo ha suggerito. Consapevolmente, ma il più delle volte senza neppure accorgersene, grandi atleti ci hanno portato a terra il cielo per farcelo toccare. Queste pagine sono un invito ad andare in alto – conclude Albertini – con il desiderio di Dio nelle gambe, nello stacco da terra, negli occhi rivolti verso il cielo».