«Auspico che quanti giungeranno a Roma in occasione dell’Anno Santo, o vivranno l’esperienza del pellegrinaggio verso le tante mete proposte dalle Chiese locali, possano sentire, come i discepoli di Emmaus, il Signore accanto a loro quale compagno di viaggio».
È questo l’augurio – contenuto in un recente messaggio alle Pontificie Accademie convocate sul tema “Ad Limina Petri” – che Papa Francesco ha rivolto a tutti i viandanti dello spirito.
Ed è con lo stesso sentire che il Cardinal Angelo Scola ha indetto un pellegrinaggio diocesano a Roma per sabato 22 ottobre 2016.
Gli ambrosiani vivranno così – in una dimensione comunitaria – il Giubileo della Misericordia e al contempo avranno l’occasione per partecipare alla udienza pubblica che Francesco terra in piazza S. Pietro.
L’episodio dei discepoli di Emmaus – narrato da Luca (24,13-53) – non è circoscritto, come un certo immaginario comune ha fissato, al solo cammino di “andata”. Determinante è il ritorno ed il mandato a tutti i discepoli.
Proprio da quest’ultimo deriva l’idea di “Chiesa in uscita” proposta da Francesco ed in quest’ultimo si radica il messaggio del Giubileo. Così infatti si legge ai vv. 45-48: Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
L’ufficio per il turismo e i pellegrinaggi della Curia – insieme alla agenzia diocesana “Duomo viaggi” – sta predisponendo il programma dettagliato per l’appuntamento romano. Nelle prossime settimane sarà reso noto con più precisione.