Trasformare le dimore storiche della Brianza in strutture ricettive. È l’obiettivo di “Dormire in villa”, il primo circuito di residenze private che offrono ospitalità, promosso dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il contributo di Regione Lombardia, per valorizzare il patrimonio storico immobiliare e potenziare in turismo anche in vista di Expo 2015.
Villa Maglia Tagliabue a Monza, Casino di Caccia Borromeo a Oreno (Vimercate), Villa Trivulzio a Omate (Agrate Brianza), Villa Perego a Cremnago (Inverigo): sono queste le dimore che hanno incrementato la capacità d’accoglienza turistica delle strutture ricettive della zona con l’apertura, l’ampliamento o la riqualificazione di bed&breakfast nello stesso edificio o in locali connessi. «Come Camera di Commercio in questi anni abbiamo lavorato per valorizzare e dare visibilità al nostro territorio, tenendo presente l’obiettivo dell’Esposizione Universale – spiega Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza -. Abbiamo tutte le potenzialità per esserne protagonisti. Per questo dobbiamo sviluppare e promuovere le nostre specificità: turismo sportivo, tesori architettonici, ville di delizia e paesaggi».
E se tutte le residenze storiche si mettessero in rete per ospitare i turisti, secondo quanto emerge da una stima dell’Ufficio studi della Camera di Commercio su dati Istat e del Sistema Informativo Excelsior, l’indotto sarebbe di 40 milioni di euro, con circa 1.000 posti letto in più. I flussi turistici in questo territorio, infatti, sono aumentati nell’ultimo anno e i turisti stranieri hanno registrato una crescita del 20,2%.
Interventi che fanno bene anche all’occupazione. Nei primi tre mesi del 2014 qui saranno attivati 620 nuovi contratti per il settore del commercio e del turismo, con un incremento del 38% rispetto alle nuove assunzioni dello stesso trimestre del 2013 e del 19% rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno.
Sono più di 70 mila, inoltre, le imprese lombarde che stanno già lavorando a progetti connessi a Expo 2015. In prima linea Milano, dove il 12% dei progetti sono legati alla manifestazione. Seguono Varese con il 9,1% e Monza e Brianza con il 7,1. Oltre il 63% degli imprenditori spera poi di esserne coinvolto direttamente o indirettamente.