I temi della dimensione e dell’accompagnamento spirituale nel percorso di cura dei paziente ha visto negli ultimi anni un crescente interesse. Molte sono le interpretazioni che vengono date sia riguardo a cosa si intende per dimensione spirituale sia riguardo a quali sono i migliori metodi, strumenti e soggetti che possono aiutare e sostenere questo accompagnamento.
Spesso la dimensione spirituale nei percorsi di malattia viene presa in considerazione solo alla fine della vita, nell’ambito delle cure palliative,dando quasi per assunto che prima non sia una dimensione prioritaria che diviene invece più centrale quando le terapie mediche non sono più possibili: una dimensione che viene sondata e di cui ci si prende cura solo quando non c’è più nulla da offrire di concreto o di ottimistico.
La giornata del 9 marzo nasce in seno all’equipe multidisciplinare dell’Hospice Virgilio Floriani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che da anni si confronta e pratica l’accompagnamento spirituale. Il titolo scelto per la giornata è “L’assistenza spirituale nelle cure palliative: interpretazioni e risposte”, er sottolineare come la dimensione dell’accompagnamento spirituale sia ampia, complessa, radicata imprescindibilmente in questioni filosofiche, religiose, antropologiche, pedagogiche, pratiche.
Vorremmo quindi dare voce alla complessità che compone la difficile definizione di questa dimensione e della sua pratica che si attua nell’accompagnamento alle persone malate, ai loro parenti nonché alla formazione e alla competenza professionale degli operatori.