La Lombardia è la capitale del commercio d’arte in Italia, con circa 600 imprese attive in regione pari a un quinto del totale nazionale. A dirlo è un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese 2013 e 2012, relativi a localizzazioni e sedi di impresa.
Gallerie d’arte, negozi, sedi di aste. Un settore che riesce a resistere abbastanza bene alla crisi economica. Nella nostra regione, infatti, le perdite sono state solo del 3,7%, rispetto al -4,7% del resto della penisola. In testa alla classifica c’è Milano con 360 attività, il 60,2% su base regionale e il 12,6” nazionale. «Arte e cultura non solo rappresentano un elemento di eccellenza che contraddistingue la nostra città a livello internazionale, ma costituiscono anche un settore importante dell’economia di questo territorio», commenta Massimo Ferlini, membro della Giunta della Camera di Commercio di Milano.
Seguono Brescia con l’11,9% e Bergamo con il 9%. Se si considerano i dati nazionali, invece, dopo Milano ecco Roma (con 196 imprese, il 6,9% del totale) e Torino con il 4,4%.
Tra le imprese che si occupano di commercio d’arte è forte la presenza femminile, che raggiunge il 27,9% a Milano, il 31,2% in Lombardia e il 40,7% in Italia. Sono ancora poco presenti, invece, giovani e stranieri, con rispettivamente un’impresa su otto e una su venti tra quelle attive in regione.
Proprio per valorizzare questo settore dell’economia cittadina, la Camera di Commercio è tra i promotori della mostra “Milano Gallerie. Dalle parti della scultura e della pittura”, in collaborazione con Associazione Nazionale Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea (Angamc) e Fondazione La Triennale, che si terrà tra il 25 febbraio e il 23 marzo negli spazi espositivi della Triennale. In mostra ci sono sessanta opere di trentasei artisti italiani e internazionali, provenienti dalle Gallerie d’arte milanesi: da Alberto Burri a Fausto Melotti, da Julian Schnabel a Tennis Oppenheim, da Vincenzo Agnetti a Salvatore Fiume. «Iniziative che promuovono l’arte e la creatività sono allo stesso tempo un vantaggio per il pubblico, che ha l’opportunità di riscoprire artisti e opere importanti, e una carta vincente da giocare per promuovere nel mondo il sistema Milano, soprattutto in vista di Expo», ha concluso Ferlini.