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Protezione

La sicurezza val bene uno stipendio

Indagine della Camera di Commercio: si spendono anche 1.200 euro per allarmi antifurto, finestre con vetri infrangibili, porte blindate. E aumentano le imprese di settore

di Cristina CONTI

2 Ottobre 2015

Cresce il bisogno di sicurezza a Milano e in Lombardia. E con esso anche il numero delle imprese attive nel settore in regione, che registrano un +1,1% nell’ultimo anno, secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio del capoluogo lombardo.

Sentirsi sicuri a casa, in ufficio, nei negozi, passeggiando da soli per strada o frequentando luoghi affollati senza il timore di furti, scippi o rapine: un problema sentito, tanto da essere prioritario rispetto alle preoccupazioni sul proprio stato di salute e secondo solo alla crisi economica. I dati che emergono dall’ultima ricerca Ipsos Italia, commissionata da Sicurezza (manifestazione dedicata agli operatori del settore security e antincendio, in programma dal 3 al 5 novembre alla Fiera di Milano) parlano chiaro: negli ultimi 11 anni la propensione a proteggersi è aumentata considerevolmente, passando dal 56% del 2004 al 75% di oggi, con 3 italiani su quattro che posseggono almeno un sistema di sicurezza. E le compravendite lo dimostrano. «Le tecnologie nascono da imprese protagoniste di un mercato vario e vitale, che anche nel recente periodo di crisi economica ha continuato a puntare su ricerca e sviluppo, con numerose realtà italiane considerate eccellenze a livello internazionale, cui si affiancano multinazionali estere di rilievo», spiega Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano.

Per avere garanzie di protezione le persone sono disposte a spendere un intero stipendio mensile: fino a 1.200 euro per allarmi antifurto, finestre con vetri infrangibili, porte blindate. E si arriva anche a rinunciare a un po’ della propria privacy, con l’installazione di telecamere a circuito chiuso. «La prossima edizione di Sicurezza offrirà per questo settore uno spaccato altamente rappresentativo, presentando un trend di crescita del 10% e il 27% di aziende estere in più rispetto allo scorso anno. Produttori ai quali vogliamo offrire occasioni di fare affari: per questo abbiamo maggiormente investito in top buyer stranieri, che quest’anno saranno 150», conclude Peraboni.

Sono 1.692 le imprese in Lombardia che lavorano in questo settore. La maggiore concentrazione si registra a Milano (3,2%), con 669 imprese totali. Seguono Brescia con 182 (+3,4%), e Monza e Brianza con 174 (+1,2%). A dirlo i dati del registro imprese della Camera di Commercio di Milano relativi al primo trimestre 2015 e 2014 relativi alle sedi di impresa attive.