“La scuola è cominciata, ma non per tutti” questa la denuncia del Forum del Terzo Settore di Milano che fa suo il grido d’allarme già lanciato una settimana fa dalla Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità).
Nonostante infatti la scuola sia iniziata, molti alunni e studenti con disabilità non hanno ancora potuto tornare a sedersi tra i banchi assieme ai loro compagni, a causa della mancanza di attivazione dei servizi di assistenza e trasporto necessari che dipendono dalla Città Metropolitana di Milano.
Ad oggi infatti non è stato ancora chiarito se gli alunni e gli studenti con disabilità potranno andare a scuola, quante ore di assistenza saranno garantite, se sarà attivato il servizio di trasporto e se potranno godere degli ausili tiflo-didattici.
Lo scorso 12 settembre l’amministrazione della Città Metropolitana ha inviato ai genitori degli alunni una lettera in cui si scusa «per il disagio arrecato e per i possibili ritardi nell’avvio degli interventi» e annuncia che «per attivare nei tempi più brevi possibili gli interventi a favore dei figli intende chiedere la collaborazione agli Uffici di Piano del Territorio metropolitano e agli istituti scolastici».
Ad oggi però nulla è cambiato e non si conoscono ancora i tempi nei quali i sevizi come il trasporto, l’assistenza ad personam, l’assistenza alla comunicazione, la consulenza tiflopedagogica/informatica e la fornitura testi in formato adeguato verranno erogati, servizi essenziali per garantire il diritto all’istruzione e allo studio.
«Ancora una volta – sottolinea Rossella Collina, presidente di Anffas Milano e viceportavoce del Forum del Terzo Settore di Milano – a fare le spese dell’inefficienza del passaggio di competenze tra Provincia e Città Metropolitana sono i più fragili. Ancora una volta, come recentemente accaduto per l’inserimento lavorativo (Piano Emergo), viene leso un diritto fondamentale, l’accesso all’istruzione, che si configura oggettivamente come una vera e propria discriminazione».