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Testimonianza

«La mia prima giornata da sacerdote»

Don Simone Sormani, tra i 30 preti novelli ordinati sabato scorso in Duomo dal cardinale Scola, racconta sensazioni ed emozioni vissute nelle ore immediatamente successive all'ordinazione, culminate nella Prima Messa celebrata a Seregno. Ora è già "operativo” tra i ragazzi di Cesano Maderno

di Annamaria BRACCINI

13 Giugno 2016

È felice, don Simone, e lo si capisce da come racconta, con emozione, il primo giorno dopo l’Ordinazione. Ore, nemmeno a dirlo, intense, piene di incontri, di festa, ma soprattutto illuminate da quella Prima Messa nella “sua” Seregno che è, insieme, un arrivo bello e un inizio ancora più significativo, promettente con tutta la vita sacerdotale davanti. «È stato un giorno vissuto con moltissimi sentimenti – spiega don Simone Sormani, 26 anni -. C’è stata gioia, entusiasmo, anche un po’ di trepidazione per l’inizio. Un insieme di emozioni che non saprei, neanche io, come definire. Ieri sono venuti a prendermi a casa i miei amici, la gente della mia parrocchia: abbiamo fatto una processione con la banda. Poi sono andato in oratorio, dove mi aspettavano i preti che avrebbero concelebrato la Prima Messa. Una ventina circa, che riassumono i miei anni di Seminario, i preti che mi hanno seguito nelle varie parrocchie dove sono stato: monsignor Bruno Molinari, prevosto di Seregno; il prevosto emerito, monsignor Silvano Motta, che mi ha accompagnato in Seminario; e naturalmente don Flavio Riva, responsabile della Comunità pastorale di Cesano Maderno, che mi ha accolto nel presbiterio e nella diaconia dove sono stato destinato».

Come è stata questa Prima Messa?
Ho percepito una comunità che festeggiava insieme a me. Non è stata una “mia” festa, io sono stato solo al centro dell’attenzione, ma era l’intera comunità a vivere nella gioia una nuova vocazione. Questa è stata la cosa più bella per cui ringrazio. Amici, parenti, compagni di cammino, educatori, ragazzi dell’oratorio: tutti esprimevano la loro felicità attraverso la mia promessa, il mio “sì” al Signore.

E dopo la Messa?
Sì, abbiamo pranzato in oratorio, poi abbiamo celebrato i Vespri e la sera la banda ha voluto fare un concerto in mio onore nell’oratorio di San Rocco, quello “di casa”. È stato un crescendo incredibile.

Nel secondo giorno di Messa, sei già operativo tra i ragazzi di Cesano Maderno…
Sì, sono arrivato nel pomeriggio, perché i ragazzi, specie i più piccoli, volevano volevano conoscermi “da prete” e vedermi dopo il grande passo

Domani?
Sarò sempre a Cesano Maderno, in un’altra delle quattro realtà che compongono la Comunità Pastorale: nella parrocchia di san Bernardo celebrerò Messa per i ragazzi dell’oratorio. Poi, avanti così, finché non avrò incontrato tutti i ragazzi

Si inizia alla grande, insomma…
Esatto, nella ferialità.