Non solo eventi dedicati all’enogastronomia e all’alimentazione. Expo2015 sarà anche un’occasione per riscoprire la cultura milanese. Sono stati presentati alla Camera di Commercio di Milano 20 progetti di enti culturali milanesi che animeranno la città nei mesi dell’Esposizione universale: dalle serate musicali al Castello Sforzesco a un recital dedicato a Etty Hillesum, scrittrice olandese morta ad Auschwitz; dai documentari sui luoghi storici della città a itinerari alla scoperta del “grottesco” milanese tra Cinquecento e Novecento. Protagonista anche la lettura col progetto “Adotta un libro”, che finanzierà il restauro di antichi volumi cinquecenteschi e laboratori creativi dedicati ai bambini.
Queste attività verranno organizzate attraverso lo Sportello sponsorizzazioni culturali della Camera di Commercio di Milano. «Un’offerta culturale ricca e articolata rappresenta una componente fondamentale della qualità della vita di un territorio – spiega Erica Corti, membro della Giunta della Camera di Commercio di Milano -. Il nostro Sportello nasce con l’obiettivo di promuovere l’offerta culturale facilitando l’interazione tra enti no profit e mondo delle imprese, anche per migliorare la capacità attrattiva internazionale di Milano. Un’esigenza sempre più importante a meno di un anno da Expo 2015».
Iniziative che permetteranno al capoluogo lombardo di realizzare ben 2 miliardi di produzione aggiuntiva e circa 20 mila nuovi occupati. A beneficiarne, secondo i dati di una ricerca promossa dalla Camera di Commercio, saranno soprattutto i settori del turismo e della ristorazione, con 1.6 miliardi di fatturato in più e 18.300 nuovi assunti, ma anche il commercio con quasi mezzo miliardo di crescita e 700 unità di lavoro in arrivo. Il picco sarà ovviamente nel 2015, soprattutto nei sei mesi dell’evento.
Sono circa 25 mila le imprese attive nel settore cultura in Lombardia nel 2014, con circa 121 mila addetti, quasi un terzo del totale italiano. Oltre la metà si trova a Milano (81 mila occupati), seguita da Monza e Brianza (13.200), Brescia (5.500) e Bergamo (5.700). Tra i settori principali ci sono istruzione secondaria, con oltre 4 mila imprese, attività editoriali con 2.573, formazione culturale con 2.187 e imprese dedicate a produzione cinematografica, video e musicale (1.912). Bene anche biblioteche, archivi e musei con circa 9.200 addetti.