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Testimonianza

«Io, donna consacrata in mezzo alla gente»

Una vocazione adulta seguita alla laurea, quella di Sonia Mondonico che, dopo un’esperienza missionaria, ha trovato la sua strada nelle Ausiliarie diocesane. Oggi vive in comunità a San Donato Milanese e svolge diverse mansioni in parrocchia

di Luisa BOVE

23 Aprile 2017

Sonia Mondonico è una delle tante Ausiliare diocesane che svolgono il loro impegno pastorale in parrocchia. Dopo Mazzo di Rho e Limbiate, otto anni fa è approdata a San Donato Milanese, dove vive in comunità con altre due Sorelle: Terry lavora a Sesto Ulteriano, città di San Giuliano, e Rosaria è volontaria a Milano presso la Fondazione Carlo Maria Martini.

«Nella parrocchia centrale di San Donato mi occupo un po’ di tutto», taglia corto Sonia. Aiuta don Roberto in oratorio, segue i Gruppi medie, adolescenti e 18enni, ma anche l’Iniziazione cristiana e le catechiste e lavora con gli adulti nel Gruppo famiglia: una ventina di coppie medio-giovani (non superano i 45 anni) con figli, si incontrano un sabato al mese, dalle 17 alle 21, compresa la cena. «Quest’anno abbiamo utilizzato alcune schede sull’Amoris Laetitia – spiega -. A turno ogni coppia si incarica di preparare l’incontro, quindi ci troviamo prima, mentre con gli adolescenti organizzo l’animazione per i bambini, sullo stile dell’Animatema della Cei». In questo modo i genitori possono partecipare serenamente al loro incontro sapendo che i figli sono in buone mani e si divertono.

Sonia si occupa anche della formazione delle catechiste, «ma coinvolgiamo molto anche i genitori, come ha suggerito il Vescovo, ci crediamo tanto». Il catechismo dei bimbi si svolge il sabato mattina, dalle 10.30 a mezzogiorno, «unico momento tranquillo, perché durante la settimana a San Donato fanno di tutto e di più. Si tiene ogni 15 giorni, così i genitori hanno anche dei sabati liberi». Il Gruppo giovani in parrocchia non c’è ancora, il cambio di coadiutore prima che arrivasse Sonia ha portato a una «diaspora» e solo da quest’anno si è creato un nucleo di 19enni. «Con gli adolescenti e i 18enni – dice l’Ausiliaria – seguiamo i percorsi proposti dalla Diocesi con la catechesi una volta alla settimana».

L’anno scorso Sonia ha festeggiato 25 anni di consacrazione. «La mia è una vocazione adulta – spiega -. Prima mi sono laureata in Scienze naturali e ho studiato Etologia, poi nella mia parrocchia di Lesmo il parroco invitava i giovani ad andare in missione e io sono stata un mese in Tanzania, dove ho iniziato a ripensare alla mia vita. Mi sentivo molto “vicina” a quello che facevano i sacerdoti, quindi non pensavo alle suore classiche, perché a me piaceva stare in parrocchia e lavorare con la gente come donna tra le donne. E così mi sono messa a cercare e ho scoperto che esistevano le Ausiliarie. Lì mi sono ritrovata, perché sono un po’ allergica al ruolo, all’abito… Io voglio semplicemente essere donna consacrata, che ha scoperto l’amore del Signore e cerca di testimoniarlo alle persone che incontra».