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Nel pomeriggio/1

In ascolto della sofferenza fisica e psichica

Alla Mangiagalli, nella prima tappa pomeridiana della Professio Fidei, l'Arcivescovo raccoglierà testimonianze di specialisti, vittime e operatori di patologie psichiatriche e neurodegenerative. Ne parla don Paolo Fontana, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale della Salute

di Annamaria BRACCINI

6 Aprile 2014
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Non erano trascorse nemmeno quarantotto ore dal suo ingresso in Diocesi come Arcivescovo di Milano nel settembre 2011, quando il cardinale Scola volle incontrare il mondo della fragilità, come suo primo dialogo pubblico in terra ambrosiana. E, anche per la Professio Fidei dell’8 maggio, sarà proprio l’ambito della malattia fisica e psicologica a dare il via agli incontri pomeridiani prima della grande convocazione di tutta la Diocesi in piazza Duomo, attorno alla Croce. Infatti la prima tappa di dialogo – dal titolo “La malattia e la famiglia: narrazioni di croci e speranze” – si svolgerà presso l’Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico nell’Aula Magna della Clinica Mangiagalli (via della Commenda 14).

«L’Arcivescovo ascolterà “narrazioni” di esperienze legate specificamente alla malattia psichiatrica e neurodegenerativa – spiega don Paolo Fontana, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale della Salute -. Come è ovvio, le fragilità nella vita sono tante; tuttavia ci è sembrato importante sottolineare, con questa scelta, la gravità anche sociale di queste due patologie oggi in aumento. In specifico, quella degenerativa sta assumendo un carattere emergenziale, soprattutto perché malattie come queste coinvolgono pesantemente – e sempre più – le famiglie, spesso sole ad affrontare la sofferenza dei propri cari».

Alla presenza dell’Arcivescovo, prenderanno la parola quattro esperti. Quali sono gli aspetti che verranno affrontati?
Più che approfondire interventi di tipo clinico sui pazienti, gli esperti ci parleranno della loro esperienza con i malati e le famiglie. A tale scopo abbiamo invitato il professor Nero Bresolin, primario di neurologia presso il Policlinico e direttore scientifico de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini. La sua sarà una testimonianza preziosa per la competenza specifica, ma anche per la diretta conoscenza di Associazioni di genitori che combattono e sensibilizzano su alcune malattie neurodegenerative che colpiscono soprattutto bambini e adolescenti.

Ci sarà poi la dottoressa Matilde Leonardi, profonda conoscitrice degli stati vegetativi, avendo fondato nell’Istituto “Carlo Besta” un reparto specifico per tali patologie. Si parlerà anche di un tema che forse non ci si aspetta in una Professio Fidei
La scrittrice Serena Libertà racconterà, come ha fatto in un libro, la sua personale storia di anoressia, con cui ha convissuto fin dall’adolescenza e che, solo dopo molti anni e diversi tentativi, è riuscita a superare grazie all’incontro con una comunità di preghiera e, dunque, con la fede: un’esperienza che ci pare particolarmente bella e significativa, appunto nel contesto di una Professio Fidei. Infine il direttore di “Casa Mizar”, che dal 1999 aiuta malati psichiatrici gravi, ripercorrerà il cammino intrapreso in questi anni con primi quindici pazienti accolti e ancora oggi ospiti della struttura. Vorrei anche ricordare che tutti questi interventi verranno contestualizzati attraverso la proiezione di cortometraggi all’inizio e alla fine dell’incontro. Infatti don Domenico Storri, sacerdote diocesano, psicologo e psicoterapeuta, con la collaborazione del giornalista Nicola Savino, ha realizzato due video sull’esperienza dell’Associazione “I Semprevivi”, da lui fondata per l’integrazione dei malati psichici.