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21 novembre

I Medici cattolici riflettono sul dopo-Expo

Convegno annuale della sezione milanese dell’Amci su «Nutrirsi nel giusto: consapevolezza del creato». Tra gli altri interviene don Roberto Davanzo

11 Novembre 2015

A pochi giorni dalla chiusura di Expo 2015 i medici cattolici milanesi si riuniscono a riflettere e a dibattere sui temi che sono stati al centro della Esposizione universale ospitata dal capoluogo lombardo. «Nutrirsi nel giusto: consapevolezza del creato» è infatti il tema del convegno annuale della sezione di Milano dell’Amci (Associazione medici cattolici italiani), che si terrà sabato 21 novembre, dalle 9 alle 13, presso la Sala Conferenze dell’Istituto Suore di Maria Bambina (Via Santa Sofia 17, Milano).

Il professor Giovanni Meola, presidente dell’Amci Milano, che introdurrà i lavori, sottolinea: «A conclusione dei sei mesi di Expo, come medici cattolici abbiamo voluto raccogliere l’eredità di contenuti e di riflessioni dell’Esposizione Universale. Abbiamo scelto il tema “Nutrirsi nel giusto” per sottolineare come il diritto al cibo debba essere coniugato con la parola “giustizia”, indicando la necessità di mettere in atto riflessioni, conoscenze, discernimento circa le cause che hanno consentito che ancora oggi più dei 2/3 della popolazione mondiale muoia di fame o viva in stato di estrema povertà, mentre l’altro terzo, di cui fa parte anche il nostro Paese, rischi di ammalarsi per eccesso di cibo o per cattiva-nutrizione, con disturbi alimentari come anoressia, bulimia e sindrome da alimentazione incontrollata si diffondono a macchia d’olio. Contemporaneamente, anche tra di noi, nelle nostre strade, molte persone – poveri, anziani, immigrati – trovano sempre più difficoltà a soddisfare in maniera adeguata, quantitativamente e qualitativamente, la richiesta alimentare».

Moderato da Francesco Ognibene, caporedattore di Avvenire, il dibattito vedrà prendere la parola: il professor Giorgio Calabrese, presidente del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare (Cnsa) del Ministero della Salute, che interverrà sul tema «La sfida del cibo in Occidente. Quali limiti, cosa fare?»; don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana, che rifletterà su «Quale eredità rimane della proposta di Caritas Ambrosiana per Expo: “Dividere per moltiplicare”»; il dottor Massimo Galbiati, del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano, che parlerà di «Nutrire il pianeta, custodire il creato: quali sfide per uno sviluppo sostenibile?»; la dottoressa Federica Ermetici, dirigente U.O di Diabetologia e Malattie Metaboliche al Rccs Policlinico di San Donato, che si occuperà del tema «La malnutrizione per eccesso: dalla prevenzione alla terapia»; padre Eugenio Brambilla, Barnabita della Comunità e Parrocchia di Sant’Alessandro in Zebedia, che svilupperà l’argomento «Il pane della vita. Riflessioni bibliche sul cibo».

«Per intraprendere la strada del “nutrirsi nel giusto: consapevolezza del creato” – aggiunge Meola -, è necessario interrogarsi sui danni che una cattiva economia, una cattiva finanza, uno sviluppo non sostenibile, pratiche comunitarie e individuali di spreco alimentare hanno provocato finora, per assumerci la piena responsabilità di scelte coraggiose in tutti questi ambiti. A partire dal nostro essere medici cattolici e in particolare alla luce dell’Enciclica Laudato Si’ di papa Francesco e della presenza in Expo del Padiglione della Santa Sede e dell’Edicola Caritas, grazie ai quali è stata mantenuta costantemente viva una attenzione critica su questi temi capitali per il futuro del Pianeta».