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Campagna

Grazie al Pime la dignità infila le scarpe

Nell’anno olimpico il Pontificio Istituto Missioni Estere ha lanciato “Run4Dignity” per sostenere progetti con i ragazzi in Brasile, Guinea Bissau e Myanmar

di Giorgio BERNARDELLI

31 Luglio 2016

«Ci servono le tue scarpe da tennis per far correre il mondo». È l’appello che da Milano il Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) ha lanciato nell’anno olimpico attraverso la campagna Run4Dignity. Obiettivo: raccogliere scarpe da tennis nuove o in buono stato per sostenere progetti con i ragazzi in Brasile, Guinea Bissau e Myanmar. Quasi 10 mila le scarpe raccolte dall’iniziativa, culminata a metà maggio in «Tuttaunaltrafesta», la fiera del commercio equo promossa dal Pime.

Oltre a scuole e società sportive dilettantistiche, l’idea ha contagiato anche atleti di fama internazionale. Tra le adesioni più significative, quelle del triplista Fabrizio Donato (bronzo a Londra nel 2012), della maratoneta Valeria Straneo, dei marciatori Eleonora Giorgi e Matteo Giupponi, tutti in corsa verso Rio.

Tra le realtà sostenute ci sono diciannove scuole rurali in Guinea Bissau: «Ai nostri ragazzi abbiamo spiegato che cosa sta succedendo – racconta suor Alessandra Bonfanti, delle Missionarie dell’Immacolata -. Abbiamo parlato delle Olimpiadi, che la maggior parte di loro non conosce, e di come anche noi possiamo partecipare a questa corsa, ma con una mèta ben precisa». In Brasile è coinvolto il centro Nossa Senhora das Gracas nella Diocesi di Parintins, in Amazzonia. «Per tutti i ragazzi l’attività sportiva è molto importante – spiega il vescovo Giuliano Frigeni -: li aiuta a volersi più bene, ma anche ad aprirsi all’altro». In Myanmar, infine, l’aiuto andrà a New Humanity, ong legata al Pime che opera in questo Paese da poco uscito dall’isolamento con un’attenzione particolare ai ragazzi disabili.