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Le istituzioni civili /2

Giuliano Pisapia: «Un messaggio attualissimo»

Ad Assisi il Sindaco di Milano accenderà la lampada che arde sulla tomba di San Francesco: «Seguiamo la sua strada, non rinunciando ad aiutare gli altri esseri umani»

di Giuliano PISAPIA Sindaco di Milano

27 Settembre 2015
Giovedì 6 ottobre,  a Milano presso l’Angelicum, l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha incontrato i rappresentanti del mondo della Politica e delle Istituzioni che operano sul territorio della Diocesi ambrosiana.

«Bisogna fare in fretta, i poveri non possono aspettare». Antonio Greppi, primo sindaco di Milano del dopoguerra, esortava così i suoi collaboratori a non perdere tempo nell’opera di ricostruzione della città dopo il conflitto mondiale. Greppi segnalava un’urgenza nell’agire che c’è ancora oggi, un tempo in cui è sempre più necessario che cittadini, istituzioni, associazioni laiche e religiose, volontariato, si impegnino insieme per il bene comune partendo proprio da chi ha più bisogno.

Il nostro presente è attraversato da mille sconvolgimenti, da mutamenti epocali che impongono a chi ha responsabilità pubbliche di prendere decisioni difficili, affrontando problemi inediti per la loro proporzione, come sono quelli che derivano dalla migrazione di una moltitudine di uomini, donne e bambini che scappano dalla guerra, dalla fame, dalla violenza. Nessuno ha la bacchetta magica, ma certamente la via tracciata da San Francesco è quella da seguire: non voltare la testa, non chiudersi nell’egoismo, non rinunciare ad aiutare gli altri esseri umani.

L’insegnamento di Francesco è contemporaneamente spirituale e universale, si rivolge ai credenti, a chi ha il dono della fede, ma indica una direzione valida per tutti, una via che lui per primo ha percorso concretamente dedicando la sua vita ai poveri, a chi soffre, ai più deboli. Il suo è un messaggio che attraversa ogni epoca, è antico e attualissimo al tempo stesso e lo testimonia il fatto che oggi, per la prima volta nella storia, un Pontefice straordinario come papa Bergoglio abbia scelto di chiamarsi Francesco. Non è certo un caso che il Santo Padre abbia indetto un Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia seguendo proprio la strada indicata da san Francesco.

Domenica prossima ad Assisi avrò il privilegio di accendere la Lampada votiva che arde nella cripta dedicata al Santo. Sarà per me un giorno speciale, unico, emozionante.