Seimila persone all’ora: così è stato calcolato il flusso dei fedeli che, a partire dall’una di ieri e per tutta la notte, si sono recate nel Duomo di Milano per porgere omaggio alla salma del cardinale Carlo Maria Martini, l’Arcivescovo emerito scomparso venerdì a Gallarate.
Persone di tutte le età hanno percorso la navata centrale del Duomo fino all’altare maggiore, dove la salma è composta. Tra le autorità, da segnalare le visite del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, che a lungo ha lavorato in Prefettura a Milano, dell’ex sindaco Gabriele Albertini, del vicesindaco Maria Grazia Guida, del segretario del Pd Pier Luigi Bersani e della segretaria generale della Cgil Susanna Camuso. In queste ore prevalgano «silenzio e raccoglimento, nella certezza della resurrezione in cui il vescovo Carlo credeva e viveva»: questo l’auspicio dell’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, che ieri alle 12 ha accolto il feretro sul sagrato e ha benedetto la salma.
La notte è stata animata da una veglia di preghiera curata dall’Azione Cattolica. La camera ardente resterà aperta per tutta la giornata di oggi – con la sola interruzione prevista durante le messe, alla fine delle quali il celebrante benedice la salma – e domani fino alle 11.30.
Domani alle 16 i funerali solenni presieduti dal cardinale Scola (diretta su Rai 1). Attese numerose personalità, tra cui il presidente del Consiglio Mario Monti, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Roberto Formigoni. Il Papa sarà rappresentato dal cardinale Angelo Comastri. Martini sarà poi tumulato in forma privata in Duomo, in un loculo di fronte al crocifisso di San Carlo.