Il nome provvisorio è «Dialoghi sulla vita buona – Milano metropoli europea», il nuovo progetto della Chiesa ambrosiana.
Innanzitutto le motivazioni: la Diocesi si vuole inserire in modo attivo nel processo di rilancio e di ricostruzione dello spazio pubblico, giocando il proprio ruolo di attore che genera cultura e contribuisce a costruire la mondovisione che condivide nella società. C’è anche la volontà di raccogliere l’eredità della riflessione avviata da Expo sul nuovo umanesimo: una nuova responsabilità politica come cittadini (contro fatalismo cinico e contestazione ideologizzata), un impegno a dibattere per una finanza che guardi al Sud del mondo, la volontà di contribuire come religione alla costruzione di percorsi di pace (democrazie del cibo), l’intenzione di fare delle periferie laboratori per un legame migliore tra gli uomini (Refettorio Ambrosiano). Infine c’è la volontà di rilanciare il tema del destino dell’identità europea, per un recupero della tensione ideale delle origini, contro la riduzione tecnocratica e burocratica del presente. Un’Europa dei popoli e delle culture, che sappia spendere il suo tesoro (la scoperta del concetto di persona umana) dentro la cultura mondiale.
Quale sarà lo strumento? Un percorso fatto di 6 eventi e di tanti momenti e spazi di dialogo tra questi eventi, il cui obiettivo è far percepire il carattere epocale del momento attuale e la forza della religione come energia per il cambiamento e la trasformazione. Non saranno solo momenti di ascolto di relazioni, ma veri eventi di annuncio e di comunicazione di un messaggio, con la possibilità di un’interazione (eventi collaterali, blog e scambi di comunicazione via web).
Lo schema del percorso prevede un incontro “zero” che funga da lancio, con la spiegazione del senso e del funzionamento, sul tema del nuovo umanesimo, della sfida culturale che siamo tenuti a rilevare. Un primo incontro sui temi economici, che parta mettendo a tema il grande nodo delle diseguaglianze volutamente ignorate, della diseguaglianza economica. In questo contesto saranno trattati il problema delle periferie del mondo, lo scenario urbano come luogo di visibilità del trauma che segna la società attuale Un secondo incontro sarà dedicato al diritto e alla politica; alla crisi del diritto è legata la crisi dei concetti di uguaglianza e solidarietà; il bisogno di approdare alla giusta domanda di politica (società plurale, laicità, valori, bene comune). In due incontri sarà affrontato il tema della religione: con una prospettiva storica, che porti a mostrare la crisi del religioso, e la necessità del rilancio della profezia, in riferimento al recupero del senso del mondo e della storia. Verranno affrontati in questo contesto messianismi, fondamentalismo, concetto di libertà e di tolleranza. Si ritorna così alla questione della politica come arte essenziale per il vivere civico degli uomini. Un’ultima serie di due incontri dedicati all’Europa e al destino del ruolo di Milano dentro questo disegno. In questo quadro sarà ripreso il tema di una ecologia umana.
Il comitato scientifico che verrà costituito sarà composto da figure che rispecchiano la complessità e la ricchezza della cultura di Milano. Accanto al comitato scientifico verrà creata una segreteria organizzativa, incaricata di gestire tutto il processo e curare il format comunicativo. Saranno chiamate le realtà che si occupano già dell’animazione culturale.