Un fatturato di quasi 2,6 milioni di euro, che mantiene in media 86 mila lavoratori. Questi i numeri del turismo d’affari a Milano, incluso quello congressuale legato alla Fiera, secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio, emersi da un’elaborazione di Lab MiM su numeri provenienti da statistiche internazionali.
Sono circa 3,5 milioni i visitatori che fanno tappa a Milano in un anno: si fermano in media due notti e spendono quasi 370 euro al giorno. Bit, Mace, Salone del Mobile, Fashion Week, ma anche semplicemente meeting bancari e congressi medici. «Il turismo fieristico d’affari e congressuale rappresenta un indotto importante per Milano – rileva Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -, con ricadute in molti settori legati all’accoglienza e connessi con la vivibilità della città. Occorre valorizzare sempre più questo segmento che rappresenta certamente un fattore di attrattiva anche in vista dell’Expo».
Agli stranieri, inoltre, venire nel capoluogo lombardo conviene. Se si considera, infatti, la fascia più alta del turismo business, qui i visitatori arrivano a spendere al massimo 512 euro giornalieri contro i 562 di Roma: Milano si posiziona così, nel 2011, al 19° posto al mondo per costo del viaggio d’affari a livello internazionale, in una classifica che la vede competere con Hong Kong, New York, Seoul, Mosca, Francoforte, Pechino e Shangai. Quattro le posizioni guadagnate rispetto allo scorso anno e addirittura nove quelle migliorate dal 2010.
In particolare, tra le voci di spesa che rendono conveniente la città della Madonnina troviamo il pranzo (24 euro a persona, meno 53,2% del prezzo medio delle altre città del business): solo Stoccolma con 21 euro e Atene con 20 fanno meglio. A buon prezzo anche il giornale internazionale, che costa in media 4,5 euro, meno 18,2% rispetto alle altre città, e il drink nel bar di lusso, 15 euro, il 16,2% in meno. Superiore alla media è invece il costo di una cena di lavoro per due: 165 euro, il 4,3% in più rispetto alla media complessiva. Così come il prezzo medio del pernottamento in albergo con colazione: 200 euro, il 7,5% in più.