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Come una sposa si adorna di gioielli: il rubino, la giada, lo spinello del Myanmar

Professione religiosa dei voti perpetui di Sr AUGUSTA, Sr HELEN, Sr JOSEPHINE, Sr JUDITH. Istituto Suore della Riparazione, Basilica di sant’Ambrogio – 9 settembre 2023

11 Settembre 2023

1. Myanmar, la terra delle pietre preziose.

Come raccontare la gioia piena, come dire l’esultanza dell’anima? Lo Spirito di Dio ha visitato una terra dove le ere geologiche hanno seminato pietre preziose, gioielli di inestimabile valore e ha raccolto in Myanmar le pietre migliori per costruire il diadema che manifesta tra i popoli gli amici di Gesù.
Myanmar, terra di gioielli ha offerto nuovi segni di riconoscimento per coloro che seguono Gesù e che sono chiamati a stare con lui.
Nelle nostre terre si è diffusa la mentalità dei servi e le ragazze italiane ed europee hanno paura di incontrare Gesù. Hanno paura che Gesù pretenda da loro delle rinunce, dei servizi, hanno dei pregiudizi su Dio e lo immaginano come un padrone esigente che mortifica la loro libertà.
I discepoli di Gesù, avevano la mentalità dei servi. Si insinua anche nei cristiani la mentalità del servo. Bisogna fare come vuole il padrone. La mentalità del servo immagina l’abito delle suore come una uniforme, cioè una rinuncia alla originalità, un conformismo noioso.
Ma Gesù ha raccolto pietre preziose in una terra generosa per confidare: non vi chiamo più servi, ma amici. Intorno a Gesù si raduna una comunità di amici e di amiche e ciò che li fa riconoscere sono le pietre preziose che il Signore ha donato per renderli illustri agli occhi degli uomini.

 

2. Ha donato il rubino del Myanmar

Il rubino del Myanmar è una pietra che custodisce il fuoco, il suo rosso splende di una fiamma piena di fascino e di promessa. Il rubino è simbolo dell’amore ardente che brucia per sempre. La pietra preziosa adorna il cuore delle donne consacrate per sempre. La consacrazione con i voti perpetui è questo mistero che attraversa il tempo senza lasciarsi oscurare, è la fedeltà vissuta come un ardore che trasforma ogni giorno in una occasione per raccontare le meravigli di Dio, le confidenze di Gesù. Rimanete nel mio amore, dice il rubino: ogni volta che lo guardi suscita meraviglia e gioia. La fedeltà è il contrario della noia della ripetizione, è piuttosto lo scintillare meraviglioso della gioia.
Ecco il distintivo delle consacrate fedeli, il rubino del Myanmar

 

3. Ha donato la giada del Myanmar

La giada è la pietra preziosa che è simbolo dello stato sociale, è il simbolo delle dinastie imperiali. La giada ha catturato il verde delle foreste tropicali, l’esuberanza della vita, l’eccellenza della dignità. Lo Spirito di Dio ha raccolto la giada del Myanmar per rendere illustri le persone che seguono Gesù, il re dei re, il Signore dei Signori. Le consacrate insignite con la giada preziosa testimoniano l’altezza della loro dignità: ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo.

 

4. Ha donato lo spinello del Myanmar

Lo spinello del Myanmar è il segno dell’equilibrio, dell’armonia, del benessere emotivo e della chiarezza mentale. Lo splendido spinello blu parla della comunicazione, della tranquillità e della crescita spirituale.
Lo Spirito di Dio ha donato il gioiello che ha catturato le profondità del cielo d’oriente perché gli amici e le amiche di Gesù si riconoscano per essere in pace, anche quando sono tribolate e affaticate dal troppo lavoro e segnate da molte lacrime. Infatti dimorano in Gesù e accolgono la sua gioia, la gioia piena: perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

 

5. La comunità delle amiche di Gesù, consacrate a lui per sempre.

La tradizione vuole che le religiose vestano l’abito che le rende riconoscibili. Nella sensibilità corrente nel nostro contesto italiano l’abito delle suore le caratterizza per la loro dedizione, per la loro affidabilità, per la loro appartenenza a una comunità.
Ma oggi nella professione dei voti perpetui non riconosciamo che nella consacrazione definitiva le sorelle ricevono un diadema di gloria, partecipano all’esultanza del profeta: la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli.
Le nostre sorelle del Myanmar ricevono le pietre preziose della loro terra e la grazia di conservarle per sempre: il rubino rosso vivo, per custodire l’ardore dell’amore nella fedeltà dei giorni, la giada verde intenso per manifestare l’altezza della loro dignità e della loro vocazione, lo spinello blu per custodire la sapienza della pace.