In che situazione si trovano le donne? E perché alcuni hanno deciso di emigrare da altri Paesi europei nel nostro? A questi e a molti altri quesiti fornisce risposte la prima indagine nazionale sulla condizione di rom e sinti, realizzata dalla Casa della Carità nell’ambito del progetto europeo “EU Inclusive”.
I risultati, da un lato, confermano la situazione di povertà, esclusione e discriminazione di questa minoranza che nel 65% dei casi vive in insediamenti dedicati solamente al proprio gruppo etnico. Dall’altro, i dati vanno contro pregiudizi diffusi e consolidati, come quello che vede in queste persone dei nomadi scarsamente propensi al lavoro: l’indagine conferma che la maggior parte dei migranti è venuta in Italia per trovare una casa e un’occupazione stabili.
L’indagine verrà presentata durante il convegno “Rom e sinti, un’indagine nazionale”, lunedì 11 e martedì 12 giugno, dalle 9.30, presso il Teatro dell’Arte alla Triennale di Milano (viale Alemagna 6). Nel corso della due giorni verranno illustrate le conclusioni del lavoro di ricerca, durante il quale sono state intervistate, in collaborazione con il Consorzio Aaster, 1668 persone residenti in sessanta insediamenti di dieci diverse regioni italiane. Il risultato è un ampio database che, per la prima volta in Italia, descrive le condizioni di vita di rom, sinti e caminanti in maniera quantitativa.
I dati saranno il fulcro attorno al quale si snoderà il programma dell’intero convegno. Lunedì, sono previsti gli interventi di Moni Ovadia, del presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro, oltre a quelli dei rappresentanti delle organizzazioni rom e sinte italiane. Nel pomeriggio, invece, i temi dell’indagine verranno approfonditi da operatori sociali, studiosi ed esperti. La giornata successiva, introdotta da un intervento del sociologo Maurizio Ambrosini, sarà dedicata alle buone pratiche d’inclusione. Dopo una relazione del direttore generale dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Unar, Massimiliano Monnanni, il presidente del Consorzio Aaster Aldo Bonomi coordinerà Il tavolo delle città. Sarà un momento di confronto al quale parteciperanno gli assessori che si occupano delle politiche sociali nei Comuni di Milano, Torino, Reggio Emilia, Napoli e Messina. Concluderà don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità.
L’evento, patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dall’Unar, dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università Milano Bicocca, sarà il momento conclusivo del progetto transazionale “EU Inclusive”. Il progetto, mirato all’inclusione sociale e lavorativa delle persone rom, è realizzato dalla Casa della Carità in partnership con Fundación Segretariado Gitano (Spagna), Open Society Institute Sofia (Bulgaria) e Soros Foundation Romania.