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29 giugno

Casa della carità,
da dieci anni “nel mezzo” della città

Nel giorno in cui il presidente don Virginio Colmegna ricorda il 45° di sacerdozio, iniziano gli appuntamenti celebrativi del decennale della Fondazione votata ad accompagnare le sofferenze

di Claudio URBANO

26 Giugno 2014

Come ama dire il suo presidente don Virginio Colmegna, sono ormai dieci anni che la Casa della carità «sta nel mezzo» e accompagna le storie e le sofferenze della città. Era infatti il novembre del 2004 quando a Milano veniva inaugurata la casa voluta dal cardinale Carlo Maria Martini per accogliere chi è in condizioni di maggiore fragilità e, soprattutto in un contesto complesso come quello metropolitano, rischia di restare ai margini.

Don Virginio guida fin dall’inizio la Casa intitolata ad Angelo Abriani: a lui il cardinale Martini affidò la nuova missione dopo gli anni passati alla Caritas. Da allora è stato un moltiplicarsi di iniziative, per rispondere alle sfide a cui di volta in volta la città metteva di fronte. La Casa ha accolto immigrati, ma anche famiglie o donne con figli rimaste senza casa, oltre ai più fragili, come i senzatetto o chi soffre di problemi di salute mentale. Per tutti l’obiettivo è sempre quello di un incontro personale, per iniziare un percorso di reinserimento sociale in cui chi è assistito può riconquistare gradualmente la sua autonomia. Al 31 dicembre 2013 erano 1700 le persone ospitate in totale dalla Casa.

Domenica 29 giugno la Casa aprirà le sue porte a tutti i milanesi per iniziare a celebrare i suoi primi dieci anni, ma anche per festeggiare don Colmegna, che proprio domenica ricorderà i 45 anni di ordinazione sacerdotale. Si inizia alle 12 con la Messa, poi un pranzo conviviale con volontari e ospiti della casa, e nel pomeriggio tornei di calcio e biliardino, spettacolo di burattini e animazione. Si chiude alle 19 con l’ultimo appuntamento del festival Popolando-mi, uno spettacolo teatrale che racconta con letture, musiche gitane e danze africane le tante storie di chi è passato dalla Casa. Un modo per continuare lo scambio con la città, con le iniziative per il decennale che proseguiranno fino a novembre.