La festa di San Martino riporta all’attenzione una storia plurisecolare della Chiesa, anche di quella ambrosiana. La storia di diverse nostre chiese ne sono una ulteriore testimonianza. Tra queste spicca anche la basilica dedicata a Santa Maria Assunta e a San Martino in Treviglio, in provincia di Bergamo ma nel territorio della Diocesi di Milano, dove è situato il «Polittico di San Martino». Si tratta di un’antica e preziosa pala d’altare che rappresenta uno dei più fulgidi esempi dell’arte pittorica del Rinascimento lombardo. Per la prossima festa del Santo, la Basilica di Treviglio, propone sabato 8 novembre, alle ore 15.30, due eventi straordinari: la presentazione del libro «Il Polittico di San Martino», di don Giuseppe Villa, vicario presso la Comunità pastorale «Madonna delle Lacrime» formata dalle parrocchie di Treviglio, con la prefazione di monsignor Domenico Sguaitamatti, dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Milano, che interverrà all’incontro, e l’apertura di una mostra iconografica delle pale di San Martino in Europa, che rimarrà aperta al mattino nei giorni feriali, e di sabato e domenica anche al pomeriggio, sino al 23 novembre. Per la visita guidata al mattino al Polittico di San Martino e alla mostra iconografica delle pale di San Martino occorre scrivere una e-mail a: mostrabeatus@gmail.com
Quello delle pale d’altare di San Martino è un insolito e poco conosciuto filone artistico che fiorì in tutta Europa tra il XIII e il XVI secolo e che permise di riportare in auge un’importante figura della storia della Chiesa. La mostra iconografica permetterà a tutti gli interessanti di ammirare la riproduzione di alcune tra le più significative pale (intere o singoli frammenti) dedicate ai molti aspetti della vita del Santo di Tours. Nonostante in genere si ricordi Martino per quanto riguarda il celebre episodio del taglio della clamide, si potrà scoprire come molte delle pale presenti alla mostra sono in realtà dedicate ad altri episodi della sua vita, nel Medioevo molto conosciuti. I motivi della venerazione del Santo erano infatti innanzitutto dovuti alla sua vita ascetica, al suo contributo contro eretici e pagani, nonché alla virtù taumaturgica. San Martino è dunque una figura ricca e complessa, che merita di essere riscoperta non solo dal punto di vista agiografico, ma anche in relazione all’importanza nell’ambito dell’arte cristiana medioevale, che oggi torna a risplendere grazie appunto alle iniziative organizzate a Treviglio attorno al «Polittico di San Martino», composto da sei pannelli dipinti dai maestri trevigliesi Bernardino Butinone e Bernardo Zenale. Don Giuseppe Villa, osservatore e appassionato d’arte, da anni attento al patrimonio artistico culturale delle chiese della bassa bergamasca, con il suo nuovo volume dedicato al Polittico dei pittori trevigliesi, porta in auge questa «pala d’altare». Non è molto conosciuta al grande pubblico, nonostante gli storici dell’arte se ne stiano occupando da almeno un secolo; questo interesse ha inoltre recentemente portato all’utilizzo di tecnologie in grado di vedere – letteralmente attraverso l’opera – i segni sottostanti la pellicola pittorica, grazie ai quali si è resa possibile la realizzazione di un opportuno restauro.