Un incontro su intelligenza artificiale e comunità presso l'Università Bocconi di Milano, in occasione del quale il nostro Arcivescovo Mario incontrerà il mondo universitario e dialogherà sull'argomento insieme a figure di spicco del mondo accademico: un’occasione di dialogo aperto, riflessione condivisa e costruzione di un pensiero comune sul futuro che stiamo plasmando insieme — uomini e macchine, ma soprattutto persone in comunità
Viviamo in un tempo in cui l’intelligenza artificiale non è più soltanto uno strumento di lavoro o di ricerca, ma una presenza quotidiana nelle nostre vite. Il suo linguaggio, la sua capacità di apprendere e dialogare, hanno trasformato radicalmente il nostro modo di comunicare, di pensare e perfino di percepire noi stessi.
È da questa consapevolezza che nasce “What was (A)I made for?”, un incontro che prende ispirazione dall’omonima canzone di Billie Eilish, reinterpretata attraverso il doppio significato di “I” e “AI”, cioè dell’“io” umano e dell’intelligenza artificiale.
L’incontro intende interrogarsi su cosa significhi davvero convivere con un’intelligenza non umana, su quali spazi di libertà e responsabilità rimangano all’uomo e su quale ruolo giochi la comunità nel confronto tra la persona e la macchina.
I RELATORI E LE TEMATICHE DEI LORO INTERVENTI
Interverranno figure di spicco del mondo accademico e religioso: la prof.ssa Marta Cartabia, il prof. Fabio Mercorio dell’Università Bicocca, e l’Arcivescovo Mario Delpini, con la presenza del Magnifico Rettore Francesco Billari.
Attraverso i loro contributi, cercheremo di comprendere come la tecnologia possa essere compresa non come una minaccia, ma come un’occasione per riflettere sul senso dell’umano e sulla necessità di ricostruire legami autentici.
L’evento si aprirà con un’introduzione e i ringraziamenti di uno studente, seguiti da una tavola rotonda moderata da un collega che guiderà il dialogo attorno ai grandi interrogativi posti dall’AI.
Il prof. Mercorio ci accompagnerà in una riflessione tecnica e filosofica su cos’è davvero l’intelligenza artificiale, le sue potenzialità e i suoi limiti.
La prof.ssa Cartabia offrirà una prospettiva etica e giuridica sui rischi e le responsabilità che derivano dal suo uso, soffermandosi sul significato del rapporto tra umano e artificiale, e sul valore dell’alterità come spazio di incontro e di crescita.
L’arcivescovo Delpini approfondirà il tema della comunità: che cosa significa appartenere, come si costruisce un legame capace di sostenere le domande più profonde dell’uomo, e quale ruolo possono avere la Chiesa e l’università nel custodire questa dimensione relazionale.
Infine, il Rettore Billari proporrà una riflessione conclusiva sul ruolo della comunità universitaria come laboratorio privilegiato in cui il dialogo tra sapere, tecnica e umanità può generare nuove forme di convivenza.
OBIETTIVO DELL’EVENTO
La domanda che dà titolo all’incontro — “What was (A)I made for?” — non chiede solo a cosa serva l’intelligenza artificiale, ma anche: per che cosa siamo fatti noi?
In un mondo in cui chatbot e assistenti virtuali si offrono come “amici” o “terapeuti”, il rischio non è la tecnologia in sé, ma la mancanza di alternative umane.
L’obiettivo dell’evento non è quindi demonizzare l’AI, ma riaffermare il primato dell’umano: comprendere che l’uomo e la macchina sono “fatti per” scopi diversi, e che solo attraverso relazioni autentiche possiamo evitare che la tecnologia diventi un surrogato dell’incontro.
QUANDO E DOVE?
“What was (A)I made for?” si terrà mercoledì 5 novembre 2025, alle ore 18:30, all’Università Bocconi, in sala Franceschi (secondo piano dell’ingresso principale di via Sarfatti 25 – Milano)
e vuole essere un’occasione di dialogo aperto, riflessione condivisa e costruzione di un pensiero comune sul futuro che stiamo plasmando insieme — uomini e macchine, ma soprattutto persone in comunità.
DESTINATARI
Studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo delle Università e tutte le persone interessate all’argomento.