L’editoriale di don Stefano Guidi, direttore della FOM, introduce il nuovo anno oratoriano FATTI AVANTI come una vera e propria chiamata a un maggiore impegno di servizio per il bene di tutti, fatto insieme. L'oratorio si conferma così accogliente e ospitale con tutti – in particolare per bambini e ragazzi, preadolescenti e adolescenti – per ricordare che ognuno è pensato, cercato, amato e che il contributo di tutti serve per costruire un vero "gioco di squadra" nella comunità e per il bene comune. In sintonia con l’invito dell’Arcivescovo Mario Delpini a camminare insieme per la missione, nello stile della sinodalità, l’oratorio si conferma spazio di corresponsabilità, collaborazione e servizio, aperto alla vita e al mondo. In questo anno speciale, segnato all'inizio dalla canonizzazione di Carlo Acutis e dall’orizzonte delle Olimpiadi di Milano-Cortina, don Stefano rilancia due piste decisive: la santità come stile quotidiano di bene, dentro e fuori l'oratorio, e lo sport come alleato educativo degli oratori, per la crescita dei ragazzi che lo frequentano.
Don Stefano
Guidi
Direttore della Fondazione Oratori Milanesi
L’apertura dell’anno oratoriano è una festa. In questo modo l’oratorio vuole lanciare un messaggio molto importante: ogni inizio è caratterizzato dall’accoglienza e dalla gratitudine, perché l’amore di Dio ci precede sempre, con la generosità dei suoi doni e la forza del suo entusiasmo. Facciamo festa con tutti e per tutti, perché tutti – nessuno escluso – sono abbracciati dall’amore del Padre e coinvolti nello slancio della sua carità.
L’oratorio si apre perché ha un messaggio urgente da condividere con tutti i ragazzi e gli adolescenti: tu sei pensato, sei cercato, amato e perdonato. E ancora: la tua vita è buona; tu sei buono e sei portatore di benedizione, di felicità e di amore. Tu sei chiamato a fondare la tua vita sull’amore e sulla capacità di amare che porti dentro di te. Non ascoltare le tue tristezze. Fatti avanti, senza paura.
L’Arcivescovo Mario invita tutta la Chiesa Ambrosiana ad approfondire lo stile della sinodalità. Ci chiediamo: come può l’oratorio aiutare i ragazzi e gli adolescenti, e le comunità educanti dell’oratorio, a vivere con lo stile del camminare insieme e contemporaneamente crescere nella collaborazione e nella corresponsabilità?
L’esperienza dell’oratorio è tutta orientata allo stile della disponibilità personale e alla collaborazione con gli altri.
Si vive l’oratorio quando ci si lascia coinvolgere e si unisce la propria fantasia, il proprio impegno e il proprio tempo a quello degli altri.
Così impariamo a essere Chiesa e aiutiamo le persone a incontrarsi e a costruire insieme qualcosa di bello e di grande. Ma sarebbe davvero una miseria se l’oratorio pensasse che tutto questo lavoro rimanesse confinato nel perimetro del proprio cortile. L’orizzonte è la vita personale. I progetti, i programmi, le attività, le procedure, sono solo strumenti. Certamente indispensabili, ma pur sempre strumenti a servizio di uno scopo più alto e completo: la misura piena della santità.
L’apertura dell’anno oratoriano è una festa anche per la canonizzazione del nostro Carlo Acutis. In questi mesi sono tantissimi gli oratori che stanno conoscendo meglio la storia di Carlo e la sua testimonianza di vita.
Carlo è un ragazzo che si è fatto avanti. Non per mettersi in mostra né per arrivare prima degli altri. Al contrario: si è fatto avanti per servire. Il punto affascinante della sua santità adolescente consiste proprio in questo: una giovane vita che ha saputo unire preghiera e carità, cogliendo tutte le occasioni di bene che la vita quotidiana gli offriva, andando anche oltre le buone maniere e il buon senso in cui veniva educato.
E per concludere, nell’anno in cui si svolgeranno le Olimpiadi invernali di Milano Cortina, vogliamo chiedere a tutti gli oratori – in particolare alla regia educativa di ciascun oratorio – di lavorare sul rapporto tra Oratorio e sport.
La tradizione educativa dei nostri oratori ci consegna la presenza preziosa delle società sportive e ci indica l’attività sportiva organizzata come una grande opportunità educativa del nostro progetto educativo oratoriano. Questo può essere davvero il momento opportuno in cui recuperare le ragioni di questo rapporto decisivo, per scrivere insieme ancora belle pagine di storia.
N.B.: Invito ad approfondire alcuni temi e appuntamenti dell’anno oratoriano leggendo sia Il Gazzettino della FOM n. 4 del 2025 sia Il Gazzettino della FOM n. 5 del 2025 (con allegato il fascicolo FATTI AVANTI), inviati gratuitamente a tutti gli oratori ambrosiani.