Domenica 12 ottobre a Premana (Lecco) il Festival Voces propone un appuntamento con il patrimonio musicale di tradizione orale di Premana, paese posto a 1000 metri di altitudine sulle montagne che segnavano il confine fra il Ducato di Milano, la Repubblica Veneta e il Canton Grigioni (al tempo in cui occupava la Valtellina): qui si trova il “deposito” di canto popolare più importante dell’intero arco alpino.
Alle 16 nella chiesa parrocchiale di San Dionigi saranno celebrati i Vespri solenni in latino con lemelodie del repertorio liturgico “popolare” usato fino all’introduzione della nuova liturgia elaborata dopo il Concilio Vaticano II. È musica tramandata oralmente, che sopravvive nella memoria di chi l’ha cantata fino ad allora, e che viene eseguita con le tipiche caratteristiche del canto “alpino”: la vocalità spiegata e generosa, gli inserti polivocali, gli ampi vocalizzi dei pezzi più solenni. Al termine saranno intonati due brani nei quale la tipica vocalità premanese si dispiega con tutta la sua forza: una Ave Maria e la lauda O bella mia speranza (su testo di s. Alfonso de’ Liguori). La maggior parte dei canti sono stati registrati per la prima volta nel corso di una ricerca svolta da Res Musica nell’ambito nel progetto R.E.I.L. promosso da Regione Lombardia con il contributo delle Province di Lecco, Monza e Brianza, Varese.
L’evento si svolge all’interno della manifestazione “Premana rivive l’antico”, una straordinaria iniziativa che fa rivivere vivere il passato, in un ambiente che ancora ne conserva tante tracce (per i dettagli si veda il sito www.premanarivivelantico.it ) e fa parte di Voces – Festival di musica tradizionale e antica organizzato da Res Musica con il contributo di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Comune di Merate, con il sostegno di Banca della Valsassina e Acel Service.
Info: Res Musica (tel. 0341.282156 – 392.4671504; resmusica@alice.it; www.voces.artemusicfestival.it)