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In Lombardia

Niente crisi per le imprese sportive

Lo conferma un'elaborazione della Camera di Commercio. Il boom di stadi, piscine, campi da tennis e palestre è un buon segnale in vista dell'Expo

di Cristina CONTI

16 Luglio 2013

Buoni affari per le imprese sportive milanesi. Nell’ultimo anno hanno registrato un aumento del 2,1% (880 in più), tra nuovi impianti, scuole specializzate e attività imprenditoriali. A dirlo è un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese.

E il dato rappresenta una tendenza di tutta la Lombardia. Sono infatti 2.923 le imprese lombarde che si occupano di sport, il 18,8% del totale italiano, 89 in più rispetto al 2012 (+3,1%). Seguono a ruota il capoluogo regionale, Brescia con 580 imprese (19,8% del totale regionale), Bergamo con 368 (12,6%) e Varese con 232 (7,9%). Anzi, tra le prime 15 province italiane per numero di nuove attività iscritte ben tre sono lombarde: Brescia e Milano a pari merito con 14 nuove imprese (5,7% del totale nazionale) e Cremona undicesima (2%).

Scuole di nuoto, equitazione, vela, sci, scherma, ma anche stadi, piscine, campi da tennis e palestre. Ai lombardi piace tenersi in forma, per motivi di salute o semplicemente per divertirsi durante il tempo libero. I milanesi sono i più assidui, con il 30,1% del totale regionale e il 5,7% di quello nazionale.

Prospettive incoraggianti che potranno di sicuro avere una spinta importante dall’Expo. «L’Esposizione Universale rappresenta una grossa opportunità anche per il rilancio delle attività economiche legate allo sport, alla cultura e alla multimedialità. Questo comparto, già significativo nel capoluogo lombardo, avrà occasione di svilupparsi ulteriormente e di far crescere la dimensione internazionale», spiega Dario Bossi Migliavacca, consigliere della Camera di Commercio di Milano.

E proprio in vista della manifestazione ci sarà un potenziamento dei progetti per promuovere le attività sportive, con iniziative volte a diffondere i valori educativi e formativi di queste pratiche. «Strumento privilegiato per coordinare queste attività sarà “Exsport” – precisa il professor Franco B. Ascani dell’Università degli Studi Milano Bicocca -. Un “contenitore interattivo di emozioni” che opererà come polo di attrazione nazionale e internazionale per Milano, la Lombardia ed Expo 2015. Un evento di entertainment all’insegna della ricerca di nuovi stili di vita per le nuove generazioni, che si servirà del linguaggio e dell’immagine sportiva per trasformare in realtà l’“Energia per la vita”, uno dei temi fondamentali dell’Esposizione».