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Don Carlo Grammatica

29 Aprile 2015

Ieri è deceduto don Carlo Grammatica, dal 2008 residente a Melegnano presso la Fondazione Castellini. Nato a Giussano il 24 settembre 1928 e ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 27 giugno 1954 ha svolto il suo ministero dal 1954 al 1955 presso l’Istituto Maria Immacolata di Saronno, dal 1955 al 1964 come Vicario parrocchiale a Melegnano. È stato poi parroco dal 1964 al 1986 a Vizzolo Predabissi e dal 1986 al 2004 a Cernusco sul Naviglio – Madonna del Divin Pianto. Dal 2004 al 2007 aveva risieduto con incarichi pastorali a Missaglia – San Vittore e dal 2007 al 2008 a Giussano – Santi Filippo e Giacomo.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia
S. Maria in Calvenzano di Vizzolo Predabissi

Carissimi fedeli, sono vicino al vostro cordoglio per la morte di don Carlo Grammatica e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio. Ordinato nel 1954, questo caro sacerdote si è fedelmente dedicato al servizio della nostra Chiesa Ambrosiana per più di sessant’anni. Sebbene negli ultimi tempi la malattia ne avesse minato il fisico, limitandolo nei movimenti e impedendogli di continuare a svolgere le normali attività pastorali, mai venne meno la sua preghiera di intercessione, offerta soprattutto durante la concelebrazione dell’Eucaristia. Gli inizi del suo ministero presbiterale lo videro impegnato come vicario a Melegnano; gli fu poi affidata la responsabilità della vostra Comunità di Vizzolo Predabissi, alla quale rimase sempre molto affezionato, anche quando – nel 1986 – venne trasferito a Cernusco sul Naviglio per fondare la parrocchia Madonna del Divin Pianto e, di seguito, risiedette a Missaglia e a Giussano. Don Carlo era una persona molto attiva, accogliente e disponibile: sicuramente voi tutti ricorderete la sua grande predilezione per i giovani, che lo portò a favorire l’istituzione di diverse associazioni scout; così come la sua particolare attenzione nei confronti delle persone bisognose e disagiate, che assisteva personalmente, spesso in maniera nascosta. Sinceramente riconoscenti per la sua generosa testimonianza evangelica, salutiamo dunque ora un’ultima volta insieme don Carlo e affidiamolo all’abbraccio misericordioso del Padre, domandandogli di continuare a vegliare sul nostro cammino. Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.