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Don Achille Gumier

12 Gennaio 2016

Oggi è deceduto don Achille Gumier.

Nato a Ternate (Va) il 21/7/1943.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 28/6/1967.

– Dal 1967 al 1980 Vicario parrocchiale a Melzo – S. Alessandro.

– Dal 1980 al 1993 Vicario parrocchiale a Lecco – S. Nicolò.

– Dal 1993 al 2014 Parroco a Ballabio – Beata Vergine Assunta.

– Dal 2004 al 2009 Amministratore parrocchiale a Ballabio – S. Lorenzo M., poi Parroco fino al 2014.

– Dal 2015 Residente con incarichi pastorali a Ballabio.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della parrocchia S. Lorenzo M. di Ballabio

Carissimi fedeli, partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Achille Gumier e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio. Il Signore ha chiamato a sé questo nostro fratello e noi, mentre rendiamo grazie per i doni elargiti alla nostra Chiesa ambrosiana attraverso il suo ministero, accogliamo la divina volontà con spirito di fede, nella speranza certa che egli ora vive nella stessa Luce del Risorto. Ordinato nel 1967, dopo i primi incarichi come vicario a Melzo e a Lecco, nel 1993 fu mandato qui a Ballabio ed assunse la responsabilità della parrocchia della Beata Vergine Assunta; a cui si aggiunse – a partire dal 2004, in qualità di amministratore, e dal 2009 a tutti gli effetti – la guida della comunità di S. Lorenzo Martire. Per più di vent’anni, dunque, don Achille ha vissuto in mezzo a voi, percorrendo passo dopo passo quel cammino di fede, preghiera, apostolato che il Signore gli poneva innanzi. Tra le ordinarie incombenze delle attività pastorali, egli seppe valorizzare il suo amore per la musica, educandovi alla cura del canto liturgico durante le celebrazioni. Certo avrete imparato a conoscere il suo piglio forte e deciso, a tratti forse piuttosto schivo, che non gli impediva tuttavia di esprimere sentitamente la propria gratitudine ogni qual volta gli si usasse una cortesia. Anche negli ultimi tempi, dopo aver rimesso il mandato di parroco, egli scelse di continuare a risiedere nel vostro paese, affrontando con grande spirito di fede la prova della malattia. Avete così potuto manifestargli vicinanza e affetto, aiutandolo a giungere serenamente all’offerta totale della propria esistenza. Ora salutiamo un’ultima volta don Achille, affidandolo con le nostre preghiere all’intercessione della Beata Vergine Maria e all’abbraccio misericordioso del Padre. Di cuore, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.