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Milano

A fine mese si allunga la fila al “Pane Quotidiano”

Oggi oltre 2 mila persone hanno ritirato il sacchetto con pane, yogurt, latte e altri viveri. Ferrario, presidente della Fondazione milanese: "La metà sono pensionati italiani"

30 Agosto 2010

È la fine del mese e la fila di fronte le due sedi del Pane Quotidiano di Milano si allunga. In via Toscana e in viale Monza oggi oltre 2 mila persone hanno ritirato il sacchetto con pane, yougurt, latte e altri viveri. Di solito in viale Monza vengono distribuiti 600 sacchetti e in viale Toscana poco più di mille: ma nell’ultima settimana del mese aumentano le richieste. "La metà sono pensionati italiani – spiega Piermaria Ferrario, presidente della Fondazione nata nel 1898. Sono giorni più difficili perché hanno finito i soldi della pensione. Vengono poi gli stranieri e anche famiglie italiane". Al Pane Quotidiano i volontari distribuiscono, oltre agli alimentari, anche vestiti e scarpe. "Dalle industrie alimentari ci arrivano quantità enormi di cibo – sottolinea Piermaria Ferrario -. Magari hanno difetti sulle etichette oppure sono prossimi alla scadenza: la Lindt, recentemente ci ha inviato 12 tir di cioccolato". Il Pane quotidiano funziona grazie al lavoro di tre dipendenti e 60 volontari. "Sono quasi tutti giovani pensionati". Per stoccare tutto questo cibo hanno 4 celle frigorifere e sono ben 4 i camion per andare a ritirare la merce. Nel 2009 il Pane Quotidiano ha distribuito 660 mila sacchetti. "Ogni anno aumentano – aggiunge – nel 2008 erano stati 600 mila, nel 2007 530 mila e dieci anni ‘solo’ 200 mila. Segno che aumenta il numero di persone bisognose".
Nelle mense dei poveri di Milano agosto è un mese di lavoro come gli altri. Ogni giorno hanno preparato circa 2.800 pasti. Ben 2 mila alla mensa dell’Opera San Francesco dei poveri (corso Concordia 3), 500 alla Fondazione fratelli di San Francesco (via Saponaro 40), 200 all’Opera cardinal Ferrari (via Boeri 3) e 100 al Centro S. Antonio (via Maroncelli 25).
Oggi i City Angels organizzano un pranzo per 200 clochard al ristorante Da Gennaro – Ciardi di via San Raffaele 6, a 100 metri dal Duomo. "Agosto è il mese più difficile per i senzatetto: hanno meno assistenza e si sentono più soli, chi può lascia la città – spiega Mario Furlan, fondatore dei City Angels -. Per questo festeggiamo con loro la fine della stagione per loro più brutta". Il ristorante accoglie gratuitamente, a sue spese, i senza fissa dimora. "Una prova che la Milano con il cuore in mano esiste ancora", sottolinea Mario Furlan. Ad allietare i clochard la musica di Salvatore Ranieri e i giochi del prestigiatore Mago Hermy. Verranno serviti ai tavoli da Stefano Bolognini, assessore provinciale alla Sicurezza, da Mariolina Moioli, assessore comunale ai Servizi sociali, e da Daniela Javarone, madrina dei City Angels. (dp) È la fine del mese e la fila di fronte le due sedi del Pane Quotidiano di Milano si allunga. In via Toscana e in viale Monza oggi oltre 2 mila persone hanno ritirato il sacchetto con pane, yougurt, latte e altri viveri. Di solito in viale Monza vengono distribuiti 600 sacchetti e in viale Toscana poco più di mille: ma nell’ultima settimana del mese aumentano le richieste. "La metà sono pensionati italiani – spiega Piermaria Ferrario, presidente della Fondazione nata nel 1898. Sono giorni più difficili perché hanno finito i soldi della pensione. Vengono poi gli stranieri e anche famiglie italiane". Al Pane Quotidiano i volontari distribuiscono, oltre agli alimentari, anche vestiti e scarpe. "Dalle industrie alimentari ci arrivano quantità enormi di cibo – sottolinea Piermaria Ferrario -. Magari hanno difetti sulle etichette oppure sono prossimi alla scadenza: la Lindt, recentemente ci ha inviato 12 tir di cioccolato". Il Pane quotidiano funziona grazie al lavoro di tre dipendenti e 60 volontari. "Sono quasi tutti giovani pensionati". Per stoccare tutto questo cibo hanno 4 celle frigorifere e sono ben 4 i camion per andare a ritirare la merce. Nel 2009 il Pane Quotidiano ha distribuito 660 mila sacchetti. "Ogni anno aumentano – aggiunge – nel 2008 erano stati 600 mila, nel 2007 530 mila e dieci anni ‘solo’ 200 mila. Segno che aumenta il numero di persone bisognose".Nelle mense dei poveri di Milano agosto è un mese di lavoro come gli altri. Ogni giorno hanno preparato circa 2.800 pasti. Ben 2 mila alla mensa dell’Opera San Francesco dei poveri (corso Concordia 3), 500 alla Fondazione fratelli di San Francesco (via Saponaro 40), 200 all’Opera cardinal Ferrari (via Boeri 3) e 100 al Centro S. Antonio (via Maroncelli 25).Oggi i City Angels organizzano un pranzo per 200 clochard al ristorante Da Gennaro – Ciardi di via San Raffaele 6, a 100 metri dal Duomo. "Agosto è il mese più difficile per i senzatetto: hanno meno assistenza e si sentono più soli, chi può lascia la città – spiega Mario Furlan, fondatore dei City Angels -. Per questo festeggiamo con loro la fine della stagione per loro più brutta". Il ristorante accoglie gratuitamente, a sue spese, i senza fissa dimora. "Una prova che la Milano con il cuore in mano esiste ancora", sottolinea Mario Furlan. Ad allietare i clochard la musica di Salvatore Ranieri e i giochi del prestigiatore Mago Hermy. Verranno serviti ai tavoli da Stefano Bolognini, assessore provinciale alla Sicurezza, da Mariolina Moioli, assessore comunale ai Servizi sociali, e da Daniela Javarone, madrina dei City Angels. (dp)

Molti pensionati italiani ritirano oggi il sacchetto di viveri per mangiare