La liturgia della tredicesima domenica dopo Pentecoste ci presenta, attraverso il Vangelo di Luca, un miracolo che Gesù compie a distanza…senza neanche vedere la povera persona capitata in balia della morte. La vicenda si svolge a Cafàrnao dove Gesù viene raggiunto da alcuni anziani che lo pregano per conto di un centurione romano che ha il suo fedelissimo servo malato. I Giudei anziani spiegano che il centurione è un brav’uomo che ha fatto costruire la sinagoga per la preghiera perché è attento al popolo. Gesù si incammina con loro, quando arrivano vicini a casa, il centurione che è preoccupato che Gesù si contamini entrando in una casa pagana, manda alcuni amici a dirgli :” Signore, non disturbarti ! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi ritengo degno di venire da te; ma dì una parola e il mio servo sarà guarito “, mostrando così la grande fede che ha nella parola di Gesù e continua spiegando che anche lui è abituato a usare la parola come ordine di qualche cosa che si avvera. Il vangelo riporta che Gesù ammira quel centurione e dice : “ Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande “. Ancora oggi noi durante la liturgia della Messa, prima della comunione, recitiamo questa preghiera del centurione. Il servo del centurione è subito guarito!
Sopra un particolare dell’immagine simbolo del Vangelo della domenica, immagine simbolo che vi proponiamo in allegato in due versioni: a colori e in bianco e nero. Per scaricarli è sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse e selezionare “salva immagine col nome”.