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La Shoah e i genocidi del Novecento

4950 - per_appuntamenti Redazione Diocesi

23 Novembre 2009

Nel ‘900, secolo dei genocidi, l’Olocausto ebraico, la Shoah (catastrofe) può essere considerato un “crocevia obbligato dei grandi cammini umani".

L’unicità di Auschwitz – in quanto volontà di sterminio sistematica ed assoluta di milioni di uomini, donne e bambini inermi, accompagnata dall’uso della propaganda e delle tecniche della società moderna – non può essere messa in discussione, ma assume una dimensione universale, costituendo il punto chiave di una riflessione sul destino della nostra società.

Se occorre parlare della Shoah “conservando uno sfondo di silenzio" – interrogandosi cioè sul senso profondo dell’enigma del male e della domanda sull’uomo e sulla storia – non bisogna però, allo stesso tempo, rinunciare a ad analizzarne gli elementi storici e i meccanismi concreti (scelte politiche, metodi scientifici, consenso di massa).

Proprio a partire da questo unicum, è stata coniata nel 1944 la definizione di “genocidio” adottata dalle Nazioni Unite nel 1948. Si indica con questo termine un tipo di crimine che, pur presentando analogie con stragi e massacri del passato, appare caratterizzato da elementi di novità , quali l’intervento sistematico di un apparato statale e la sua organizzazione pianificata per sterminare un popolo o un vasto gruppo.

Il termine genocidio viene oggi applicato anche ad altri eventi del secolo, tra i quali lo sterminio in Armenia, in Ucraina, in Cambogia, nei Balcani, in Ruanda.
ARMENI
Durante la prima guerra mondiale si è verificato il primo sterminio sistematico di un intero popolo, gli Armeni, nella Turchia orientale
UCRAINA
Nel contesto del totalitarismo sovietico la carestia programmata nel 1934 fece milioni di morti tra i contadini ucraini CAMBOGIA
Tra il 1975 e il 1979 la Cambogia è stata teatro di uno sterminio che ha causato 1.700.000 morti ad opera dei Khmer rossi BALCANI
Negli anni ‘90 una violenta pulizia etnica ha attraversato la regione dei Balcani contrapponendo serbi, croati, bosniaci, kossovari e albanesi. RUANDA
Nel silenzio generale in pochi mesi, nel 1994 si è consumato lo sterminio di quasi un milione di tutsi e hutu moderati in Ruanda.

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