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La scomoda originalità dei figli liberati dal Figlio

Terza Domenica di Quaresima, di Abramo, Visita Pastorale (Decanato di Melegnano), Vizzolo Predabissi, Parrocchia S. Maria in Calvenzano - 23 marzo 2025

23 Marzo 2025

1. La Visita Pastorale

La Visita Pastorale è l’occasione per dirvi: “Voi mi siete cari. Voi mi state a cuore”. Normalmente il Vescovo esprime la sua sollecitudine per le comunità inviando i preti e coloro che ricevono dal Vescovo il mandato di prendersi cura della Chiesa nel territorio. La Visita Pastorale è l’occasione per dirlo di persona.

La Visita Pastorale è l’occasione per una comunità come quella di Vizzolo per riflettere sul momento che vive, riconoscere le grazie che riceve, assumere le responsabilità e le iniziative che la situazione richiede. Questo cammino di comunità richiede un’intensa vita fraterna per accogliere la grazia che ci convoca e ci invia per essere testimoni del Vangelo. Le tensioni, divisioni, incomprensioni che ci possono essere in una comunità cristiana sono un ostacolo per la credibilità della testimonianza.

La Visita Pastorale è l’occasione per incoraggiare a sentirsi parte della Chiesa diocesana e a mettere a frutto le proposte, a partecipare alle convocazioni, a qualificare persone disponibili per accompagnare i giovani in cammini di fede e di appartenenza alla comunità cristiana ed alla sua missione. Siate consapevoli, siate fieri, siate disponibili per una vita della Parrocchia che sia inserita nella vita del territorio, nel Decanato, nella Diocesi che è la Chiesa locale nel suo mistero e nella sua configurazione reale, all’interno della Chiesa Cattolica.

La Visita Pastorale è il momento per ascoltare insieme la Parola di Dio, quello che il Signore vuole dire, oggi a questa comunità, nella celebrazione della Messa domenicale.

 

2. «Quanto a te, non così ti ha permesso il Signore».
La fierezza e la fatica di essere originali.

L’originalità dei discepoli comandata dalla Parola di Dio di oggi si può riassumere con tre parole: gratuità della salvezza, libertà come vocazione della verità, impopolarità nell’imitazione di Gesù.

Il popolo di Dio è presente in modo originale: «nella terra che il Signore tuo Dio sta per darti non imparerai a commettere gli abomini di quelle nazioni». L’originalità di coloro che hanno accolto la parola di Gesù e la sua grazia, e conoscono il Padre della misericordia che vuole salvare tutti: «Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù».

I discepoli di Gesù riconoscono di essere tutti peccatori e tutti gratuitamente perdonati. Il Padre del Signore Nostro Gesù Cristo non chiede nulla, vuole solo donare: non si conquista il favore di Dio con qualche pratica virtuosa, con qualche sacrificio propiziatorio, con l’osservanza di una legge. La salvezza di Dio è offerta gratuitamente. I cristiani sono originali perché conoscono Dio come il Padre misericordioso: non temono Dio come una potenza enigmatica, come un giudice che cerca le colpe da condannare e punire. Dio è il Padre che Gesù ha rivelato: desidera solo salvare, rendere participi i suoi figli della sua vita.

L’originalità di coloro che hanno accolto la parola di Gesù è la liberazione per la potenza della parola di Dio: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Essere liberi davvero perché introdotti nella vita di Dio dal Figlio: figli nel Figlio. La libertà è la grazia di una relazione, non la solitudine abbandonata al capriccio. La via della libertà è la vocazione a seguire Gesù, ad ascoltare la sua parola.

L’originalità di coloro che hanno accolto e creduto in Gesù è impopolare: contesta la presunzione di essere già a posto, senza Gesù; impone di verificare la sincerità del cuore, non solo l’apparenza ineccepibile di chi si ritiene giusto; richiede di fare di Gesù il centro della vita, non di essere brava gente che ogni tanto si ricorda di Gesù.